Pneumatici Bridgestone Battlax BT-016, nuove coperture sportive multimescola

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 7 apr 2008
Pneumatici Bridgestone Battlax BT-016, nuove coperture sportive multimescola


Dalla sinergia e dalla ricerca effettuata in MotoGP arriva un pneumatico stradale Bridgestone di alte prestazioni. Il nuovo BT-016 diventa il primo che utilizza due diverse mescole sull’anteriore e ben tre sul posteriore, divise su cinque diversi strati. Grande il feeling dell’anteriore, soprattutto in inserimento, sincero e confortevole il comportamento del posteriore.

I pneumatici prodotti dalla Bridgestone sono stati oggetto di contestazione e di desiderio per numerosi piloti della MotoGP nel 2007. Non a caso proprio le ambite coperture giapponesi sono finite sotto la moto del pilota più rappresentativo e vincente della MotoGP, il nostro caro Valentino Rossi. Inevitabile quindi una richiesta sempre maggiore verso tale marchio anche da parte dei motociclisti comuni, soprattutto quelli dalle inclinazioni più “sportiveggianti”.

Test Bridgestone Battlax BT-016
Test Bridgestone Battlax BT-016
Test Bridgestone Battlax BT-016
Test Bridgestone Battlax BT-016

Tecnologia
Il nuovissimo pneumatico Battlax BT-016 sostituisce il precedente BT-014, introducendo soluzioni e tecnologie del tutto nuove sviluppate per la MotoGP, prima fra tutte la dotazione di ben 5 diversi strati di mescole differenziate denominata SACT (Straight and Cornering Technology). La costruzione degli pneumatici è studiata sulla piattaforma HTSPC (High Tensile Super Penetrated Cord) di Bridgestone, basata su una cinghia monospirale (MSB) in acciaio.

Questa struttura monopezzo migliora la tenuta di strada in piega, garantendo nello stesso tempo un buon assorbimento degli urti. Rispetto al BT-014, che andrà progressivamente a sostituire, il nuovo BT-016 offre una maneggevolezza complessivamente migliore per tutti gli stili di guida, potenziando notevolmente il feedback con il pilota, e un elevato grip in frenata, in piega e in accelerazione, pur garantendo comfort e durata tipiche di una copertura sport-tourer.

Test Bridgestone Battlax BT-016
Test Bridgestone Battlax BT-016
Test Bridgestone Battlax BT-016

Struttura
L’anteriore è caratterizzato da una nuova mescola a triplo strato (3LC – 3-Layer Compound): l’area centrale offre maneggevolezza lineare e lunga durata, la mescola impiegata sulla spalla è in grado di garantire grip elevato e buona sensazione di contatto. Sul posteriore si utilizza invece la nuova mescola a cinque strati (5LC – 5-Layer Compound), impiegata per la prima volta nella costruzione di un pneumatico stradale.

La mescola dell’area centrale fornisce migliori caratteristiche di stabilità e percorrenza, la mescola impiegata per la spalla è ottimizzata per la trazione, mentre la mescola utilizzata per il margine garantisce migliore grip laterale e una maggiore sensazione di contatto in caso di forti inclinazioni.

Disegno
Il disegno del battistrada anteriore è caratterizzato da scanalature diagonali trasversali a forma di S nell’area centrale, per una buona maneggevolezza, un feedback positivo e ottime prestazioni sul bagnato. Il disegno del battistrada posteriore presenta invece scanalature a L, senza intagli trasversali al centro, e consente una maggiore trazione e una minore rumorosità, particolarmente apprezzabili a velocità comprese tra 80 e 110 km/h. Entrambi i battistrada offrono un ottimo grip, con un rapporto vuoto/pieno inferiore al 6%, contro l’11% del BT-014.

Test Bridgestone Battlax BT-016
Test Bridgestone Battlax BT-016

Grip elevato e ottimo feeling di guida
Su strada si apprezza subito l’omogeneità di comportamento e le buone sensazioni che trasferisce l’anteriore. Valida la velocità di riscaldamento, che richiede comunque una fase di warm-up. Il comfort su strada e l’assorbimento degli urti si dimostrano di grande livello, così come la stabilità in traiettoria anche alle alte velocità e su moto naked, che tendono a far alleggerire l’avantreno.

Sull’impegnativo circuito di Jerez abbiamo testato a fondo le potenzialità di queste coperture, scoprendo un superlativo comportamento del pneumatico anteriore in inserimento di curva, situazione in cui riesce ad unire un grande feeling con il pilota ed una rapidità di inserimento. Degna di nota anche la possibilità di frenare in fase di inserimento con un effetto raddrizzante appena percepibile.

Anche in situazioni limite l’anteriore sta sempre “dentro”, forse il difficile è proprio riuscire ad utilizzare un potenziale tanto alto in fase di inserimento. In accelerazione invece con le sportive più potenti da 1.000 cc si evidenzia una leggerissima tendenza al galleggiamento dell’anteriore su eventuali imperfezioni stradali.

Il posteriore ci ha colpito per la rotondità di funzionamento e per la discesa in piega progressiva e priva di incertezze. Buona la sensazione di controllo e la prevedibilità delle reazioni in fase di accelerazione. Anche il grip è di ottimo livello, tanto che si fatica molto a mettere in crisi il posteriore con le sportive da 600 cc, con le quali è possibile aprire completamente il gas anche con la moto ancora molto piegata.

Misure Disponibili
Anteriore
130/70 ZR16 M/C (61W)
110/70 ZR17 M/C (54W)
120/60 ZR17 M/C (55W)
120/70 ZR17 M/C (58W)

Posteriore
150/60 ZR17 M/C (66W)
160/60 ZR17 M/C (69W)
170/60 ZR17 M/C (72W)
180/55 ZR17 M/C (73W)
190/50 ZR17 M/C (73W)
190/55 ZR17 M/C (75W)
160/60 ZR18 M/C (70W)

Foto: Alessio Barbanti, Zep Gori, Thomas Macabelli

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