Aumenta in Italia il numero degli incidenti con moto coinvolte

Di Gianluca
Pubblicato il 29 mag 2008
Aumenta in Italia il numero degli incidenti con moto coinvolte

Mentre nel resto d’Europa si evidenzia una generale diminuzione degli incidenti con moto coinvolte in Italia è l’esatto contrario, gli incidenti sono in aumento e sembra che la causa principale sia l’errore umano. Nel nostro Paese, infatti, negli ultimi anni, gli incidenti con le due ruote coinvolte è aumentato del 4%, mentre nel resto del “Vecchio continente” si registra un decremento che oscilla tra il 27 e l’1,5%.

Questo dato è contenuto nel rapporto “Motociclisti vulnerabili” presentato il 26 maggio a Bruxelles dall’European Transport Safety Council (Etsc), organismo indipendente che si occupa della riduzione del numero degli incidenti e della gravità delle lesioni causate dai sinistri stradali.

I sinistri che riguardano motociclisti sono il 20% del totale, ed anche se il trend è in calo. 6.200 morti registrati nel 2006 è purtroppo alto, se si considera che rappresenta il 16% dei morti ma solo il 2% dei chilometri percorsi sulle strade. Nella ricerca, riportata dall’A.S.A.P.S., si legge che, in base a uno studio della Commissione europea, “la prima causa degli incidenti è l’errore umano, il 37% delle volte per colpa del motociclista e per il 50% dei conduttori di altri veicoli. Il restante 13% è imputabile alle condizioni della strada, al maltempo o a incidenti meccanici. In particolare, oltre il 70% degli indenti causati da guidatori di auto o camion è dovuto al fatto che non hanno visto la moto, anche se, e questo è significativo, tale percentuale cala se il guidatore è anche un motociclista”.

Lo studio mette evidenzia l’importanza del casco “calzato nel 90% dei casi di incidente, ma che nel 9% delle fatalità schizza via al momento dell’urto, spesso perchè non è ben allacciato”. Generalmente gli incidenti mortali avvengono fuori città, ad eccezione di Italia, Grecia e Portogallo, dove le zone più pericolose sono nelle aree urbane. Non a caso questi Paesi sono quelli dove circolano più due ruote: tra 35 e 75 moto ogni 1.000 abitanti.

In città è frequente la collisione laterale: in Italia sono il 60% di quelle che accadono nelle aree urbane. In particolare i guidatori di scooter rischiano ferite alla testa, che avvengono nel 24% dei casi, contro il 20% registrato per i guidatori di moto. La maggior parte delle ferite è però alle gambe, il 70% in totale.

Le principali cause di incidenti sono causati da auto che non danno la precedenza alle moto (46%), o da auto che fanno svolte a sinistra (26%), inversioni a ‘U’ (9%). Spesso però sono i motociclisti a mettersi in pericolo, svoltando a destra coperti da un’auto e senza dunque poter vedere eventuali mezzi provenienti dalla sinistra.

via | A.S.A.P.S.

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