Valentino Rossi ospite da Fazio boccia la gara in notturna: "di notte si possono fare tante altre belle cose"

Di LeleV_200mph
Pubblicato il 16 mar 2009
Valentino Rossi ospite da Fazio boccia la gara in notturna:

La gara in notturna? Da bocciare, perchè “secondo me di notte si possono fare tante belle cose ma non per correrci in moto. La gara inizierà alle 23 e finirà verso mezzanotte… Correremo, ma sarebbe stato meglio disputarla di giorno come tutte le altre“. A dirlo è Valentino Rossi, il campione della MotoGP che ha parlato di questo e molto altro nel corso della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo” andata in onda questo weekend.

E tanto per non perdere la sua fama di uomo che dice quello che pensa, Rossi ha bocciato senza appello il format notturno delle gare come la prima stagionale della MotoGP il prossimo 12 aprile in Qatar. E l’otto volte campione del mondo – he quest’anno dovrà riconfermarsi contro il “solito” Stoner – lo ha fatto nel suo stile.

Ma il centauro di Tavullia ha parlato un poco di tutto, compresi gli altri temi caldi del Motomondiale come il monogomma. Argomento che però lo lascia piuttosto indifferente: “Onestamente si correva già prima con la monogomma e non è che si siano visti quei grandi livellamenti, credo che non cambierà molto rispetto allo scorso anno“.

Chi andrà forte lo farà grazie alla moto e alle sue capacità“. Mentre qualche preoccupazione in più per le prestazioni della sua Yamaha c’è: “Sappiamo che il tracciato non ci favorisce, poi correndo a quell’ora anche l’asfalto sarà più freddo e ci potrebbero essere ulteriori problemi. Per fortuna però gli ultimi test ci hanno detto cosa non funziona, per cui cercheremo di farci trovare pronti per la prima gara“.

Ma Valentino ha parlato anche di altre cose più generali, come le emozioni che prova un pilota come lui: due su tutte, velocità e dolore: “Da fuori la velocità mi fa paura e per questo non vado mai a vedere le gare. Invece da dentro sembra tutto più lento, una volta che ti sei abituato. È incredibile quanto ci si può abituare alla velocità.

La prima volta che ho provato una Honda 500 ho pensato: ‘Meglio fare qualcos’altro…’. Poi non ti fa più effetto“. E alla velocità è legato il senso del limite. “Non puoi andare sempre oltre, diciamo che come in un mazzo di carte hai quattro matte a disposizione in ogni stagione. Ma spesso il pilota, dopo essere caduto, torna ai box e ai meccanici dice: ‘Non capisco, quel punto l’ho fatto come il giro prima’…“.

In compenso sul dolore Rossi è più chiaro e schietto ancora – “anche quando non ti fai male, il giorno dopo te lo ricordi: hai dolori dappertutto, figuriamoci quando ti fai male” – e non potrebbe essere diversamente, seppure il pilota di tavullia sotto questo aspetto nella sua carriera sia stato “abbastanza” fortunato.

Ultima battuta c’è ancora tempo per un commento sulla Ferrari, anche se Valentino non ha che ribadito quanto aveva già detto tempo fa alla presentazione della nuova Yamaha 2009: “Ho avuto la possibilità di fare un test in Ferrari. È stato come guidare un aereo. Mi sarebbe piaciuto vivere un’esperienza in F.1, ma ormai mi sa che è tardi. La mia occasione l’ho avuta e non credo che ce ne sarà un’altra. Ma mai dire mai“.

via | Gazzetta

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