Pirelli Angel ST la gomma dei Record!

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 30 mar 2009
Pirelli Angel ST la gomma dei Record!


Continua il nostro racconto del test in anteprima mondiale del nuovo pneumatico Pirelli Angel ST un pneumatico per uso stradale dalle elevatissime performance adatto anche all’uso intenso sia in pista che alle massime velocità e capace al contempo di unire grip e maneggevolezza di un pneumatico sportivo di pochi anni fa insieme ad una resa chilometrica al top anche tra i pneumatici Touring.

Tecnologie costruttive
ANGEL ST mantiene il comportamento sportivo che è nel DNA di tutti i prodotti Pirelli: è la scelta ideale per il mototurismo, ma non ha perso la capacità di trasformarsi nel demone che anima la guida sportiva.

Questa duplice anima è il frutto di una complessa combinazione di caratteristiche, dai nuovi profili sviluppati per le moto Sport Touring più grandi ai nuovi materiali che contribuiscono a sostenere lo stress del telaio, fino alle nuove mescole che garantiscono una struttura estremamente bilanciata. Il risultato di questo connubio è ANGEL ST, il cui realismo funzionale deriva da tre brevetti.

Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST

Il Disegno battistrada
Il rivoluzionario e avanguardistico disegno del battistrada di ANGEL ST coniuga estetica e funzionalità, che concorrono a comunicare la duplice anima del prodotto. La modifica dell’angolo di inclinazione degli intagli sul battistrada serve a massimizzare il chilometraggio e, nel contempo, mantiene costanti il flusso e la dispersione dell’acqua anche quando la gomma è molto usurata.

Queste variazioni del profilo sono il risultato della tecnologia brevettata ICS (Ideal Contour Shaping) unita al disegno sviluppato dai progettisti del settore Ricerca & Sviluppo con simulazioni computerizzate nel corso di migliaia di ore di test.

Struttura
L’obiettivo principale della nuovissima carcassa per pneumatici Sport Touring è sostenere stress generato dalla potenza e dal peso delle moto durante la guida, anche a pieno carico massima velocità. La cintura di acciaio 0° Pirelli, con la minore fitezza dei fili, riduce il peso massa rotante e costituisce l’elemento tecnico che consente di ottenere la versatilità necessaria un prodotto dalla doppia anima.

ANGEL ST 180/55 presenta due differenti tipologie di costruzione (1-ply e 2-ply) per adattarsi diverse caratteristiche tecniche delle motoc Sport Touring (in base al peso approssimativo senza carico >240 kg o <240kg). Per la carcassa 190/50 è stata adottata una soluzione inedita: nuovi materiali appositamente sviluppati per garantire la massima resistenza di carico (moto con passeggero e bagagli) aumento eccessivo della rigidità, grazie a un alto livello di ammortizzazione (massimo comfort) ridotto decadimento termico (tipico effetto di temperatura elevata alle alte velocità).

Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST

Mescola
Le mescole dell’ANGEL ST sono state studiate per essere il più possibile bilanciate in termini di aderenza sull’asciutto, prestazioni sul bagnato e chilometraggio, una vera sfida per il moderno segmento Sport Touring. I benefici della mescola del pneumatico sono inoltre dovuti a rinforzi di nuova generazione (nerofumo) e silice ad alta dispersione cui si aggiungono specifiche resine (bassa termo-plasticità, elevate prestazioni) che conferiscono al battistrada una notevole adattabilità al terreno (microcontatto).

L’area di contatto viene così massimizzata, garantendo aderenza a qualsiasi angolo di piega e un’alta dissipazione di energia per un warm-up rapido nonché trazione e frenata ottimali.

Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST

La 24h a Nardò
Il lancio dinamico di Angel ST è tenuto presso il Centro Tecnico di Nardò in Italia, teatro anche di due tentativi di Record Mondiali di Durata di 24-ore misurati in base a distanza e velocità media, oltre a vari record intermedi che vanno da 10 a 1.000 km. Lo staff tecnico di Pirelli è tornato su questo circuito per cercare di raggiungere nuovi record a quelli già stabiliti nove anni fa nello stesso luogo.

Il debutto dinamico di Angel ST attraverso il tentativo di raggiungere nuovi record di durata dimostra non solo la sicurezza e la stabilità ad alte velocità di questo nuovo prodotto, ma anche la sua durata e le prestazioni in impieghi sportivi, in quanto i partecipanti copriranno sull’anello di Nardò una distanza di quasi 5.000 km, simulazione di tour stradale che va da Miami a San Francisco, Seattle, New York e ritorno a Miami, il tutto in un arco di tempo di 24 ore con una velocità media tipica della strada.

Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST

Per questo Pirelli insieme ai più rinomati giornalisti internazionali settore moto ha registrato un nuovo Record mondiale di Durata di 24 ore sull’anello di Nardò in Puglia a bordo di una Suzuki Hayabusa 2009, percorrendo una distanza di 5.135,071 km ad una velocità media di 213,96 km/h con un solo set del nuovo pneumatico sport-touring Angel ST, una simulazione di un giro stradale pari a 12.000 km a velocità touring (80-100 chilometri orari). A parità di velocità il minore consumo della Hayabusa rispetto alla Kawasaki è dovuto sia al peso inferiore, sia soprattutto alla minore superfice frontale, fattore fondamentale per determinare gli stress i carichi e la fatica impressa sul pneumatico che a pari velocità deve “vincere” un carico resistente nettamente superiore. Interessante notare come dopo le 24h no stop a 230km/h il pneuamtico Angel posteriore installato sulla Suzuki (e da noi prontamente fotografato…) fosse si consumato e “spiattellato” al centro ma ancora in grado di girare su strada pur offrendo performance inferiori all’originale soprattutto sotto l’aspetto della maneggevolezza. Non a caso mi è capitato almeno un paio di volte di effettuare trasferte autostradali piuttosto “rapide” con pneumatici erroneamente “troppo sportivi” per ritrovarmi (con mio enorme stupore e disappunto) dopo circa 300km/h con la gomma posteriore fumante e che al centro era giunta praticamente alle tele nonostante fosse quasi nuova al momento della partenza…!! Consigliamo quindi per l’ennesima volta di non utilizzare pneumatici eccessivamente sportivi o addirittura in mescola su strada poichè ne paghereste gli svantaggi senza poter realmente godere degli eventuali vantaggi, evitateli poi con estrema cura nel caso viaggiaste in autostrada soprattutto se in due o con la moto carica.

A bordo di una seconda moto, la Kawasaki GTR 1400 mod. 2009, Pirelli ed i vari ospiti hanno inoltre stabilito record supplementari in questa nuova categoria, tra cui un record mondiale di 12-ore coprendo la distanza di 2.502,873 km, con velocità media di 208,573 km/h. Durante l’ultimo giro la Kawasaki, guidata in quel momento da Michele Corallini, tecnico della Sperimentazione Pirelli ha avuto un problema mecanico a metà dell’anello, fermarsi avrebbe inficiato l’intero tentativo di record. Il tecnico Pirelli, che a 54 anni è anche il membro più anziano della squadra, non si è perso di coraggio e ha spinto la moto per più di 2 ore per coprire gli ultimi sette chilometri e attraversare la linea dei cronometristi.

Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST
Pirelli Anget ST

Lo staff tecnico Pirelli che ha partecipato a questo evento, compresi i direttori sia della Ricerca & Sviluppo (Piero Misani) sia della Sperimentazione (Salvo Pennisi), aggiunge così altri record a quelli da loro stessi raggiunti nel giugno 2000 nella categoria A11 a bordo di una Suzuki Hayabusa 2000. La Suzuki Hayabusa 2009 e la Kawasaki GTR 1400 2009 utilizzate sono state classificate nelle due diverse classi (A11 e A12 rispettivamente) dalla FIM, che certifica i loro record di percorrenza e durata. Ognuno dei 15 giornalisti internazionali e 12 rappresentanti dello staff tecnico Pirelli presenti ha guidato almeno una delle due moto per la durata di mezz’ora (20 minuti + tempo tecnico) durante il periodo di 24 ore per una celebrazione memorabile del nuovo Angel ST.

Aneddoti del record e vita da tester
Durante i numerosi i turni di pista in cui si sono alternati piloti tester e manager del gruppo Pirelli più di un accadimento è risultato improvviso e interessante. Ad iniziare dalle alterne folate di vento, soprattutto durante la notte, che spostavano di qualche metro le moto lanciate sulla corsia esterna dell’anello di Nardò. Fantastico lo staff di assistenza tecnica messo su dal Pirelli per cambi gomme e assistenze rapide a piloti e moto impegnate nel conseguimento del record.

Atmosfera sempre calda quindi nella pit-lane anche durante le difficili ore della notte quando piloti e tester abbigliati in maniera troppo estiva hanno rischiato il congelamento delle estremità di mani e piedi poi a lungo riscaldate presso il centro di assistenza. Encomiabile anche l’entusiasmo con cui tutti hanno partecipato, dai piloti professionisti con l’italiano Diego Giugovaz e altri piloti stranieri, ai sensibilissimi tester di punta del reparto sperimentazione Pirelli come Abate e Picciotti, fino al reverendissimo responsabile della sperimentazione e tester, l’indomabile Salvo Pennisi che dismette sempre volentieri i panni di manager e dirigente aziendale per mettere quelle tuta di pelle a lui tanto cara e compagna di decenni di gare e avventure in tutti i circuiti del mondo.

Il lato umano e passionale del marchio Pirelli è sempre più evidente quando scopriamo che scenderà in pista con noi anche l’Ing. Piero Misani, responsabile capo del reparto R&D (ricerca e sviluppo) di Pirelli. Che lascia così in ufficio la cravatta per lanciarsi in pista ancora una volta con quei pneumatici che lui stesso a disegnato al computer e che ha definito in ogni dettaglio nei lunghi calcoli al CAD. Lo stesso Ing. Fiocchi direttore generale della Pirelli moto e motociclista anche lui, si è detto rammaricato di non aver potuto prendere parte al record per la mancanza della licenza pilota con estensione internazionale indispensabile per l’iscrizione al record.

Stesso discorso per un altro dei motociclisti “del gruppo” l’ing. Francesco Pietrangeli attuale direttore marketing del marchio Pirelli. Tutti insieme in pista, quindi per lanciarsi alla massima velocità con la medesima passione del motociclista di tutti i giorni, perché la passione non ammette graduatorie o distinzioni di sorta. Ma la palma dell’uomo del giorno va senza dubbio al coriaceo Michele Corallini 54 anni di cui gran parte vissuti in moto a testare pneumatici nelle più diverse condizioni esterne.

Proprio alla dodicesima ora mentre era alla guida della Kawasaki GTR 1.400 quando aveva percorso circa metà circuito ha subito la rottura di schianto del motore della potente Kawasaki. Ma per non invalidare il record dal momento che la Kawasaki a differenza della Suzuki non avrebbe comunque dovuto coprire le 24h con un unico treno, il buon Michele ha deciso di spingere la moto per i restanti 6km che lo separavano dal traguardo.

Ovviamente durante questo tragitto è stato scortato a vista da un auto con a bordo i commissari che dovevano controllare che nessuno aiutasse il pilota e che lui mantenesse la moto sulla corsia designata per il record. Fortunatamente a bordo dell’auto è salito anche un medico che monitorava le condizioni fisiche di Corallini che con tuta di pelle e stivali spingeva senza sosta i circa 300 chili della GTR con il pieno di benzina. Una volta arrivato al traguardo delle dodici ore Michele ha comunque permesso alla moto di segnare i record prefissati nelle 12 ore di test tra l’ammirazione e l’esultanza generale.

Curiosità: il battistrada a due facce
La scelta di adottare per il battistrada l’icona dell’angelo, destinato dopo circa 1000 chilometri di percorrenza a trasformarsi pian piano in demone, nasce da queste caratteristiche e dalla volontà di rendere omaggio al film Angels&Demons (con Tom Hanks, in uscita a maggio), di cui Pirelli è stato partner come fornitore di pneumatici delle auto usate in scena. La sagoma lievemente impressa di un angelo custode è visibile durante il primo periodo di vita della gomma, mentre il demone appare dopo circa 1.000 km, in base allo stile di guida.

Il battistrada che rappresenta il demone si rivela per intero solo ai piloti che raggiungono la spalla del pneumatico, sfidandoli così a scoprire fino a che punto può spingersi il demone che si cela in loro. La nuova famiglia ANGEL riunisce le attuali serie di prodotti DIABLO, SCORPION e DRAGON all’interno della gamma Pirelli Moto. In questo segmento, l’approccio di Pirelli consiste nel fornire pneumatici durevoli ed efficienti sul bagnato che rispondano alle mutate esigenze tecniche delle nuove moto Sport Touring in termini di tenuta, potenza e velocità, abbinate al massimo della sicurezza in tutte le condizioni.

Risultati finali e record


Record Pirelli Angel ST a Nardo

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