Intervista a Paolo Pavesio (Yamaha Motor Italia): "non saremo al salone di Milano, ma presenteremo tante novità per il 2010!"
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2009/07/p19856-620x350-1.jpg)
Dopo le dichiarazioni sorprendenti di Honda Italia, riguardanti la decisione di non partecipare al Salone di Milano di quest’anno, era doveroso da parte nostra interpellare un altro colosso del mercato delle due ruote, uno dei principali concorrenti del marchio dell’ala dorata: Yamaha Motor Italia.
Alla filiale italiana dell’azienda di Iwata, abbiamo posto le stesse domande fatte a Honda, e le sorprese anche in questo caso non sono mancate: Yamaha non parteciperà al salone EICMA 2009, ma le novità 2010 non mancheranno. Inoltre è stato ribadito l’interesse forte per il mondo delle competizioni a tutti i livelli. Di seguito trovate le nostre domande e le risposte di Paolo Pavesio, direttore Marketing e Comunicazione di Yamaha Motor Italia.
D: Si dice che Yamaha non abbia confermato la sua presenza all’Eicma 2009, cosa ci può dire in proposito?: “Che la notizia è corretta. Tra le decisioni “anticrisi” che tutte le aziende in questi mesi stanno prendendo, Yamaha ha deciso di tagliare le partecipazioni ai saloni europei del 2009.”
“Si tratta di una decisione inevitabile, basata sull’esigenza di ridurre tutti i costi che non hanno impatto sulle vendite e soprattutto sui prodotti futuri. In quest’ottica purtroppo i saloni sono un’attività che per quest’anno abbiamo ritenuto sacrificabile. C’è chi ha tagliato l’impegno nelle corse…”
D: La Yamaha ha aumentato il prezzo di alcuni modelli del 2009. A cosa è dovuto questo aumento?: “Negli ultimi mesi, a partire da settembre 2008, lo Yen si è fortissimamente apprezzato; dopo anni in cui il tasso non è mai sceso sotto i 160 sembra che la nuova stabilità sia intorno a 130, ma per mesi abbiamo spesso raggiunto i 115 Yen per Euro. Che i tassi si muovano è normale, così velocemente però non è mai successo e rende impossibile qualunque intervento strutturale, generando una perdita secca superiore al 25% solo per il tasso di cambio per ogni singolo prodotto costruito in Giappone e venduto in Europa.”
“Anticipo una possibile obiezione sui prodotti costruiti in Europa: oltre il 50% del loro costo di produzione è legato allo Yen, quindi non sono purtroppo immuni neppure loro da queste oscillazioni. In questo scenario abbiamo comunque assorbito totalmente questo problema fino ad oggi, ma ora non è più sostenibile e purtroppo siamo costretti a ribaltare una parte della svalutazione dell’Euro sul mercato. Ci tengo però a sottolineare che gli aumenti del 1° luglio equivalgono a circa il 4%, a fronte della situazione appena descritta.”
D: Se non sarete presenti all’Eicma 2009, dobbiamo dedurre che le novità saranno così poche da non giustificare la spesa della presenza al salone milanese?: “Deduzione sbagliata. E nei mesi invernali ne avrete conferma: Yamaha sarà protagonista con novità che sono certo ci vedranno leader anche nel 2010.”
D: Suzuki e Kawasaki invece all’EICMA ci saranno, e con uno stand più grande; la casa di Akashi ha annunciato inoltre grandi novità. Cosa ne pensate?: “Noi abbiamo preferito essere in MotoGP.”
D: Quali sono le soluzioni di prodotto (più economici, di nicchia, prodotti a propulsione idrida…) ideali per fronteggiare la crisi secondo Yamaha?: “Il mercato si sta frammentando, oltre che essere in una crisi di numeri evidente. Chi, come noi, ha l’ambizione di avere una gamma completa, che accontenti ogni tipo di cliente delle due ruote, deve essere attento alle diverse esigenze che si manifestano e proporre soluzioni che riescano ad anticiparle e soddisfarle. Ma la cosa fondamentale sarà seguire il nostro DNA: Yamaha ha il dovere di proporre soluzioni uniche, con un carattere che le distingua da quanto offrono i concorrenti.”
D: La crisi del settore moto deriva anche da una politica di rinnovamento della gamma frenetica in alcuni settori?: “No. Questa non è una crisi di settore, ma dell’economia globale. Tuttavia sarà un bene per tutti allungare il ciclo di vita di alcuni prodotti o razionalizzare le modifiche, talvolta davvero inutili, su prodotti che non ne avrebbero bisogno.”
Ultime notizie
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_278707-scaled.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_278684.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_278601-scaled.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_278584-scaled.jpg)