MotoGP: Pedrosa rientra a Laguna Seca, Marquez non teme il cavatappi

Dopo il GP di Germania è Marc Marquez il leader in classifica, riuscirà Pedrosa a battere il compagno di squadra, Rossi e Crutchlow permettendo?

Di Francesco
Pubblicato il 17 lug 2013
MotoGP: Pedrosa rientra a Laguna Seca, Marquez non teme il cavatappi


Venerdì si parte: alle 19.25 (ora italiana) si terrà la prima sessione di prove libere del Red Bull U.S. Grand Prix, il GP degli Stati Uniti e i piloti del team Repsol Honda sono tra i protagonisti più accreditati della sfida californiana. Marc Marquez, reduce dalla sua seconda vittoria in carriera nella MotoGP, conquistata sul circuito del Sachsenring, guida la classifica generale con due punti di vantaggio sul compagno di team Dani Pedrosa, impossibilitato a correre in Germania a causa del brutto incidente rimediato nelle FP3. Tra i due spagnoli cresce la competizione e negli USA, sempre che Cal Crutchlow e Valentino Rossi non regalino qualche sorpresa, sarà probabile vederli lottare per il gradino più alto del podio. Il team Honda domina la scena da ben sei stagioni a Laguna Seca e Pedrosa è salito quattro volte sul podio (compresa una vittoria ne 2006) sul tracciato californiano. Ecco il commento del pilota in vista del Gran Premio:

“Dopo il deludente week end in Germania sono felice di sentirmi meglio e per fortuna la mia spalla non si è rotta, una frattura non è certo la cosa migliore che possa capitare! Ora ho bisogno di tornare in pista per vedere in che condizioni sono e spero proprio di poter disputare una buona gara.”

Se Pedrosa rimane un po’ “abbottonato”, Marquez è carico e dopo la vittoria in Germania il rookie sente che il titolo non è impossibile:

“Sono in un periodo di forma fantastico. La vittoria in Germania non è stata come quella di Austin, perche né Dani né Jorge erano in pista, comunque sono molto felice del risultato, Ora si va a Laguna Seca senza il tempo per riposare: tutti dicono che sia una pista molto bella e molto tecnica. Non ci ho mai corso su una MotoGP, quindi partiremo subito a lavorare duramente per capire le traiettorie giuste. Per quanto ne capisco io ci sono molti punti ciechi dove non riesci a vedere cosa viene dopo, ma come sempre farò del mio meglio.”

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