Cal Crutchlow: "Stiamo costruendo una nuova Ducati e Dall'Igna è l'uomo giusto"

Il pilota britannico racconta la sua prima esperienza col team Ducati MotoGP: "Credetemi, non sono venuto in Ducati per i soldi."

Di Francesco
Pubblicato il 25 nov 2013
Cal Crutchlow:


La strada verso Sepang e i primi test ufficiali 2014 è ancora lunga, ma se c’è un team che non ha tempo da perdere è Ducati, reduce da (almeno) una stagione ben poco soddisfacente e che ora, dopo l’ennesimo cambio di line up, guarda fiduciosamente verso il futuro.

Via Gobmeier, Guareschi e Hayden, dentro Dall’Igna e Cal Crutchlow: il pilota britannico ha provato la Desmosedici per la prima volta nei test di Valencia di due settimane fa e non ha certo nascosto la sua insoddisfazione. Sapeva che la situazione non sarebbe stata facile e il debutto (con caduta), non ha ha comunque smorzato il suo entusiasmo. La tre giorni spagnola è stata propedeutica a conoscere il team, la moto nuova arriverà il prossimo anno.

In una recente intervista al magazine Crash.net, il pilota ha dichiarato:

“Il test è servito a conoscere la squadra. Non avevo mai corso con una Ducati, quindi è servito giusto per prendere confidenza. Avevo già detto che non mi interessava provare quello che avevano già usato quest’anno, perché era ovvio che non era corretto. Ho lavorato con il team tre giorni e devo dire che è fantastico, si respira un’aria di vera conoscenza lì. Voglio costuire un team attorno a me dove regni un’atmosfera amichevole, penso sia quello di cui i ragazzi hanno bisogno. E hanno anche bisogno di nuova motivazione da parte mia. per un sacco di tempo hanno avuto Nicky, mentre dall’altra parte del box sono entrati e usciti un sacco di piloti. Penso che Domenicale abbia visto in me uno che può dare tutto e la squadra ha bisogno di un pilota che correrebbe anche con le ruote quadrate.”

Crutchlow grintoso e battagliero come sempre, ma che dovrà ben presto fare i conti con un progetto col quale hanno già sbattuto la testa fior di piloti, Rossi in primis:

“Il problema è che la moto non reagisce a dovere ai cambiamenti di set-up. Per questo stiamo costruendo una nuova moto, perché su quella attuale siamo limitati e nonostante i cambiamenti i tempi sul giro erano sempre uguali e simili tra tutti i piloti Ducati. La nota positiva è che sono già riuscito a star dietro ad Andrea. Sia io che lui sappiamo quanto possiamo essere veloci: l’anno scorso si è piazzato quarto, mentre quest’anno io sono arrivato quinto e dentrambi possiamo competere per il podio.”

Cal e il Dovi sono già stati compagni di squadra e i rapporti tra loro sono sempre stati ottimi ed entrambi hanno confermato al team le stesse impressioni sulla moto. Nei prossimi test di Sepang non sarà possibile avere una moto completamente diversa dall’attuale, ma il britannico spera in alcuni cambiamenti radicali, in modo da poter ambire di reggere il passo con le Honda e le Yamaha. Il biennio in Ducati ha affossato la carriera di Rossi e la scorsa annata non è stata un toccasana nemmeno per Dovizioso. Crutchlow sa quanto ci si aspetta da lui, ma ha molta fiducia nei confronti di Dall’Igna:

“E’ buffo sentire i commenti della gente nei paddock, ma ci sono un sacco di ragioni per cui la moto non va come dovrebbe. Quello che stiamo dicendo a Ducati è che non c’è solo una cosa che non va, ma un sacco di cose, ma fortunatamente Gigi ne è perfettamente consapevole. Non c’è stato tempo di costruire una nuova moto e ci sono stati un sacco di cambi di management, ma penso che Dall’Igna possa portare questo progetto in cima. C’è molto lavoro da fare, ma Gigi è l’uomo giusto per farlo, Tutto quello che posso fare è restituire un buon feedback, andare forte e fare del mio meglio. E non c’è dubbio che lo farò. Stiamo cercando di costruire una nuova Ducati, non una copia di un’altra moto. Vogliamo che Ducati sia una gran moto in sé, non una replica di un’altra, ma dare al team le informazioni sulle somiglianze e le differenze con un’altra moto è di importanza cruciale.”

E a chi sostiene che sia andato in Ducati solo per i soldi replica:

“Credetemi, non l’ho fatto per i soldi e proverò che la gente si sbaglia. Ho sempre voluto correre per Ducati. Con Yamaha non potevo più crescere, Tech 3 è un ottimo team e mi ha dato un’ottima moto per tre anni, ma era venuto il momento di cambiare e sono felicissimo della scelta fatta.”

Ultime notizie