Kawasaki ZX-10R 2011: si ipotizza problema di natura meccanica nella versione americana, consegne slittate in Europa

Di L. Lallai
Pubblicato il 14 dic 2010
Kawasaki ZX-10R 2011: si ipotizza problema di natura meccanica nella versione americana, consegne slittate in Europa


Ieri vi abbiamo dato la notizia della campagna di rientro che Kawasaki Motor Company sta svolgendo negli USA sulle ZX-10R 2011, giustificandola con la risoluzione di un problema tecnico senza specificarne la natura e la pericolosità. A distanza di un giorno saltano fuori nuove notizie e rumors che illuminano la vicenda.

Come abbiamo ipotizzato ieri, il problema è circoscritto alle sole unità con omologazione americana. Per le differenti normative antinquinamento e le leggi d’oltreoceano, il regime di rotazione della nuova superbike verde è stato ridotto di 750 g/min rispetto alla versione internazionale, con una conseguente riduzione di potenza e leggere differenze estetiche e funzionali. Basta questo a limitare i difetti meccanici al solo territorio statunitense, che sembra escludere una estensione del ritiro delle unità circolanti all’Europa e all’Asia.

Il problema, come abbiamo detto, sarebbe di natura meccanica; più precisamente alcuni proprietari hanno avuto una perdita di tenuta alle fasce dei pistoni. Un organo importante, che nel caso di un cedimento strutturale potrebbe portare al grippaggio, con conseguente bloccaggio della ruota posteriore e pericolo di caduta, senza considerare il danno al motore che può includere tutti gli organi fissi e in movimento del motore. Basta un trito di bronzine per mandare allo sfascio un motore ultraprestazionale con pochi km all’attivo.

Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali
Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 foto ufficiali

Con un difetto simile, la decisione di rientrare tutte le moto è più che giustificata, ci va di mezzo l’incolumità dei motociclisti e un danno economico e d’immagine non indifferente. La filiale italiana ha comunque deciso di far slittare le consegne dei nuovi modelli a inizio 2011, quando anche Kawasaki M.C. avrà preso in mano la situazione e accertato l’assenza di casi sospetti nel vecchio continente.

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