MotoGP, Cal Crutchlow: "La velocità della FTR-Yamaha ininfluente sui piani Ducati"
A poche ore dal secondo test di Sepang - dopo del quale Ducati dovrà per forza di cose sciogliere il nodo Factory/Open - il pilota inglese esclude che le prestazioni della Yamaha Open possano influenzare la decisione. L'ex Livio Suppo: "Capisco i dubbi Ducati.."
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La telenovela che ha tenuto banco in casa Ducati per tutto l’inizio del 2014 sta finalmente per arrivare alle battute finali. Tra un paio di giorni avrà inizio il secondo test ufficiale della MotoGP a Sepang, dopo del quale la casa di Borgo Panigale sarà chiamata ad operare la scelta definitiva sul format delle sue Desmosedici per il Motomondiale 2014: ‘Factory’ o ‘Open’. Il dubbio principale rimane lo stesso: aderendo alla prima, Ducati potrà continuare a sviluppare il proprio software ma senza poter sviluppare il motore (il cui sviluppo, secondo il nuovo regolamento, rimane ‘bloccato’ per tutto l’anno), aderendo alla seconda, Ducati potrà proseguire più agevolmente nello sviluppo della moto (oltre a beneficiare di gomme più morbide, di un serbatoio di 4 litri più capiente e più motori) ma dovrà utilizzare l’intero pacchetto elettronico Magneti Marelli (hardware + software) imposto dalla Dorna.
Nel corso del primo test di Sepang di inizio Febbraio, la Yamaha ‘Open’ di Alex Espargarò (NGM Forward Racing) ha impressionato tutti andando a chiudere la ‘tre-giorni malese’ al quarto posto assoluto, a meno di mezzo secondo dal nuovo record della pista firmato da Marc Marquez (Honda Repsol), e questo ha fatto salire di molto le quotazioni della nuova sub-classe all’interno del paddock.
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C’è chi pensa che una tale dimostrazione di forza da parte della FTR-Yamaha possa indurre Ducati a propendere per l’opzione ‘Open‘ – che quindi non sembrerebbe penalizzare troppo la competitività delle moto – ma il neo-Ducatista Cal Crutchlow, parlando con MCN, ha escluso una tale ipotesi:
“Non fa assolutamente nessuna differenza. La moto di Aleix in pratica è la mia moto dello scorso anno con un po’ più di carburante e una gomma più morbida. Complimenti a lui, perche sta guidando bene. Non è per il fatto che ha una moto ‘Open’ che è un razzo, sta davvero guidando molto bene. Ad ogni modo, questo non farà alcuna differenza sulla nostra decisione se aderire o meno alla classe Open. [Espargarò] non ha guadagnato neanche un secondo per il fatto di essere nella classe ‘Open’: mettetelo sulla mia moto dell’anno scorso anno e sarebbe altrettanto veloce. Ci sono diverse cose che noi dobbiamo considerare oltre a questo test, ma seguiremo la decisione che prenderà Gigi [Dall’Igna, nuovo ‘Numero 1’ del reparto corse Ducati]”.
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Nel primo test di Sepang, con la Desmosedici in configurazione ‘Factory’, Crutchlow ha chiuso la ‘tre-giorni’ al 12° posto a oltre 1″5 da Marquez e a oltre 1″ da Aleix Espargarò. Meglio di lui hanno fatto il compagno di colori Andrea Dovizioso, settimo a 837 millesimi dal crono-record del Campione del Mondo, e Andrea Iannone, che con la Ducati del team Pramac Racing ha raccolto il nono posto a +1.192. In pista con l’unica (finora) Ducati ‘Open’ c’era il colobiano Yonny Hernandez, compagno di box di Dovizioso, che al termine del primo test malese ha pagato oltre 3 secondi al miglior tempo.
Livio Suppo, oggi Team Principal del team Honda Repsol dopo anni di successi nel team ufficiale di Borgo Panigale, ha confidato allo stesso magazine britannico di comprendere bene il dubbio che affligge la sua ex-squadra:
“Piaccia o meno, l’obiettivo finale di un costruttore è quello di essere il più competitivo possibile, e in questo momento la Ducati non è in una situazione facile. Le prestazioni dell’anno scorso sono state le peggiori sin dal loro debutto in MotoGP nel 2003. So che stanno disperatamente cercando di migliorare, e la possibilità di usufruire dei regolamenti della classe ‘Open’ per aumentare il loro potenziale è del tutto comprensibile.”
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