Kevin Schwantz sui 1000cc e sull'elettronica nella prossima MotoGP
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Kevin Schwantz è sempre nel giro del Motomondiale, sia come membro attivo nel paddock che come opinionista e giornalista presso le testate americane di settore. La sua figura continua ad essere forte, anche perchè il signor Kevin non le manda certo a dire. L’ultima intervista rilasciata agli statunitensi di MotorcycleUSA tocca molti punti della sua attività attuale, e chiede il suo punto di vista sul cambio di regolamento del 2012.
Cosa ne pensa il campione del mondo del ritorno a 1000cc nella classe regina? “hanno diminuito la cilindrata per cercare di controllare le prestazioni sempre maggiori, ma quello che dovremmo fare è cercare di migliorare la sicurezza dei circuiti. Le velocità in gioco stavano diventando elevatissime, ma con il passaggio da 1000 a 800 si è aumentata la velocità di percorrenza in curva di circa 8km/h. E’ diminuita la velocità in rettilineo ma è aumentata quella in curva, e siamo sempre li.”
“Ora la MotoGP non è molto folta, perciò con le nuove regole sarebbe bello vedere più moto. Mi sembra giusta l’idea di limitare il numero di motori ai prototipi e accettare motori derivati dalla serie. Devono fare qualcosa per avere più moto in griglia! Oltre questo dovrebbero attuare quello che stanno cercando di fare NASCAR e F1, con la condivisione dell’elettronica e dell’iniezione ad un’unico produttore. Anche se tutti correranno con la stessa centralina chi avrà un vantaggio o uno svantaggio di cavalleria sarà comunque libero di lavorare sulla meccanica, una cosa meno restrittiva della Moto2. L’elettronica oggi è così avanzata che è circa i 2/3 delle prestazioni di una moto.”
Quindi vorresti diminuirne l’utilizzo? “No, non credo si possa fare a meno dell’elettronica, ma dovrebbero trovare un fornitore esterno per tutti i team, uno che non è coinvolto nella MotoGP al momento.”
E cosa è più importante ora, il talento o l’elettronica? “Penso che anche ora, con più elettronica di quanto è necessario, i migliori stanno sempre li davanti. Sono i migliori che riescono a trovare sempre un moto di aggirare i problemi a loro favore durante la gara.”
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