MotoGP, Dall'Igna: "Dovizioso e Crutchlow contenti della svolta 'Open'..."
Il numero uno di Ducati Corse conferma l'appoggio dei piloti alla scelta operata per il Mondiale MotoGP 2014.
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Dopo il test ufficiale IRTA di Sepang della scorsa settimana, la decisione di Ducati di aderire al regolamento della nuova classe ‘Open’ della MotoGP per il Motomondiale 2014 è stata sicuramente l’argomento di discussione principale tra gli appassionati. La scelta operata dai vertici sportivi di Borgo Panigale ha ovviamente sia ‘pro’ che ‘contro‘, ma il nuovo boss del Reparto Corse, l’Ing.Gigi Dall’Igna, si dice comunque convinto della bontà di questa decisione, che obbligherà le Desmosedici GP14 a gareggiare con l’intero pacchetto elettronico Magneti Marelli (hardware + software) imposto dalla Dorna ma consentirà di sviluppare il motore durante l’anno, opzione non ammessa dal regolamento delle moto ‘Factory’.
E’ evidente che, dopo i deludenti risultati delle ultime stagioni, il prototipo Ducati soffre di un consistente svantaggio tecnico rispetto alle blasonate moto giapponesi – la Honda RC213V e la Yamaha YZR-M1 – e l’adesione alla classe ‘Factory’ avrebbe praticamente impedito a Dall’Igna e al suo staff di lavorare in modo efficiente alla riduzione di questo gap. L’adesione alla classe ‘Open’ comporta poi altri vantaggi, come un serbatoio più grande (24 litri contro i 20 delle ‘Factory’), un maggior numero di motori a disposizione per pilota durante l’anno (12 contro 5) e la possibilità di avere a disposizione una gomma più morbida, tutti fattori che potrebbero consentire alle ‘Rosse’ di farsi vedere con maggior frequenza nei ‘piani alti’ della categoria.
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In alcune dichiarazioni raccolte da MCN a margine dei test Bridgestone di Phillip Island, Dall’Igna ha detto che la sofferta decisione di passare alla configurazione ‘Open’ ha raccolto l’appoggio unanime dei piloti Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, che sicuramente si risparmierebbero volentieri un altro anno di ‘vacche magre’ in sella alla nuova Desmosedici::
“Penso che entrambi abbiano grande fiducia nel personale tecnico, quindi penso che credano in noi e siano in accordo con la nostra decisione. La cosa più importante è poter sviluppare la moto.”
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Il ‘piano originale’ di Ducati per il 2014 prevedeva di schierare tre delle sue quattro moto in configurazione ‘Factory’, con l’unica eccezione del colombiano Yonny Hernandez (Ducati Pramac) che avrebbe dovuto gareggiare con una GP13 in configurazione ‘Open’, con il suo compagno di squadra Andrea Iannone e gli ‘ufficiali’ Crutchlow e Dovizioso con in corsa con delle Desmosedici ‘Factory’. La recente decisione di Ducati invece vedrà tutti e quattro in pista con moto ‘Open’. Dall’Igna ha così spiegato la decisione di schierare solo moto in un’unica configurazione, senza dividere i piloti tra le due ‘sub-classi’:
“Ho trascorso tutta la mia vita nelle corse, e ho imparato che la cosa più importante è non seguire un solo pilota o una sola direzione. Le statistiche in questo lavoro sono veramente importanti, quindi preferisco avere anche gli altri tre piloti con la possibilità di sviluppare la moto invece che uno solo.”
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Parlando con Crash.net qualche giorno fa, lo stesso Cal Crutchlow aveva così commentato la decisione della squadra:
“Gigi [Dall’Igna] ha fatto una cosa molto, molto intelligente. Ha dimostrato perché la Ducati ha deciso di puntare su di lui per guidare questo progetto. Conosce il sistema, ha visto come si sviluppano le moto in questo campionato, e ne ha approfittato. Questo è proprio quello che ci serve. Abbiamo discusso tutti insieme i ‘pro’ e i ‘contro’, e per me c’erano molti ‘pro’ e non così tanti ‘contro’. Penso che non tutti [nel paddock] saranno felici [di questa decisione], ma penso che in ducati ne siamo tutti contenti. Perché no? Penso che non abbiamo niente da perdere.”
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