Transamerica Enduro 2011: dall'Atlantico al Pacifico in sella ad una fuoristrada

In una simpatica intervista vi raccontiamo del sogno di Massimo "Polpo" Neriotti: attraversare l'America in sella ad una fuoristrada.

Di Emanuele Macaluso
Pubblicato il 18 mag 2011
Transamerica Enduro 2011: dall'Atlantico al Pacifico in sella ad una fuoristrada


Il fenomeno del giro del mondo, dei viaggi in solitaria, dei motociclisti che attraversano le zone più nascoste del mondo, si sta espandendo sempre di più tra gli amanti delle due ruote da turismo… e non solo! Sempre più motociclisti sono come illuminati da questa impresa, ma solo pochi hanno il coraggio di lasciare tutto, prendere l’amata due ruote e partire alla scoperta del mondo e di se stessi.

Uno di questi è Massimo Neriotti, conosciuto in Italia come “il Polpo”. Massimo è un medico veterinario torinese, con una profonda passione per i cavalli, le moto e l’America. In sella da quando aveva 14 anni, il Polpo oggi possiede ben otto motociclette, dopo esser passato da un rally all’altro durante il corso degli anni, rally che gli hanno permesso di apprezzare tutta la bellezza dell’enduro.

Oggi si ritrova all’età di quarantotto anni ha trovato il momento adatto per mettere in scena l’impresa sicuramente più bella della sua vita, il sogno che insegue da cinque anni: attraversare l’America in sella ad una moto da fuoristrada, passando per i posti più belli e allo stesso tempo pericolosi…naturalmente tutto in fuoristrada! Con molta gentilezza, Massimo ci ha concesso una breve intervista dove ci spiega i motivi che l’hanno spinto ad intraprendere questo viaggio e come si sta organizzando per riuscire nell’impresa.

Massimo, quando hai capito di voler fare questa grande impresa?

Circa cinque anni fa, navigando sul web ho scoperto che non era impossibile. Bastava organizzarsi bene e così ho sognato per anni fino all’anno scorso, quando ho deciso che era ora di darsi da fare.

Da cosa sei partito?

Intanto bisogna procurarsi una moto. Volevo inizialmente portare la mia Honda XR 600, ma i costi di trasferimento sono pazzeschi e poi la mia moto aveva bisogno di grandi lavori, troppo costoso. Così ho deciso di comprarla direttamente negli Stati Uniti e, dopo aver cercato in vari siti americani, ho trovato quello che volevo: una XR 650 L con pochissimi chilometri, rifatta e con molte parti speciali adatte ai viaggi.
Dopo essermi messo d’accordo col venditore, ho fatto spostare la moto da un meccanico che è poi diventato un mio carissimo amico e ha sistemato e preparato tutto per la mia partenza!

Adesso che la moto è pronta, oltre alla preparazione mentale, cosa stai mettendo “in valigia”?

Tantissime cose: tutte le tracce del GPS e il roadbook; poi sto scrivendo il libro, la preparazione del viaggio che richiede tanta attenzione, recuperare tutto il materiale necessario (attrezzi, materiale da campeggio) e poi faccio palestra per preparare il corpo ai grandi sforzi. Ho avuto anche delle noie con la parte burocratica per quanto riguarda la moto. Fortunatamente due amiche mi hanno aiutato e sono riuscito anche in questo! Seguo scuola di GPS per imparare a ritrovare la strada in caso mi perdessi e sto preparando anche un blog per permettere a tutti di potermi seguire costantemente.

A proposito del viaggio, quando partirai e in quanto tempo pensi di riuscire ad attraversare l’America?

Si: partirò il 16 luglio e ho calcolato che ci vorranno all’incirca 50-55 giorni, compresi imprevisti, riposi e altro e percorrerò più o meno 9500 km lungo 15 stati: Delaware, Maryland, Virginia, West Virginia, Kentucky, Tennessee, Mississippi, Arkansas, Oklahoma, New Mexico, Colorado, Utah, Nevada, California, Oregon. Il 90% del tragitto sarà in fuoristrada.

C’è qualche tratto del percorso che ti spaventa?

Ovviamente! In alcuni tratti mi ritroverò in mezzo alla neve a 4000 metri d’altezza! Poi altri tratti sulle montagne rocciose saranno molto lunghi ma di sicuro più facili delle mulattiere bergamasche! Poi nello Utah ci sono dei tratti da 200 km senza acqua, benzina, nessun villaggio, niente. Si percorrono i fondi di alcuni canyons e poi in Nevada la pista è una vaga traccia e in alcuni tratti ti puoi ritrovare in un mare di salvia selvatica. Inoltre, sempre in Nevada, hai la possibilità di vedere i selvaggi Mustang e io da veterinario e “dentista per cavalli” non vedo l’ora che arrivi questo momento. Ho deciso che pianterò la tenda in mezzo al nulla, sperando di poterli vedere all’alba. E’ il mio viaggio, ho tempo e posso permettermelo!

La tua famiglia come ha preso questa tua scelta?

I miei genitori fanno il tifo per me. Per mia sorella sono un pazzo, mentre ho rassicurato i miei figli dicendo loro che ho un localizzatore satellitare con me.

Per quanto riguarda la parte economica, come ti sei organizzato?

Mi sto dissanguando! Ho degli sponsor che per fortuna mi hanno dato il materiale in cambio di visibilità dei loro marchi nel mio blog e questo è già un buon risultato. In ogni caso il denaro è mio e ho paura a fare il conto finale! Per aiutarmi con le spese ho deciso di far partire un’iniziativa attraverso la quale sarà possibile acquistare una maglietta con il logo della mia impresa, e con soli 20 euro chi vuole potrà tenersi la maglietta come ricordo e offrire a me un pieno di benzina. Una cosa discreta.

Sei pratico con la meccanica? In caso di guasto (facendo gli scongiuri) sapresti cavartela in mezzo al deserto?

Beh si, ho un amico che mi aiuta con un ripasso generale: catena, gomme e altro. Speriamo bene!

Anche se non hai ancora intrapreso il viaggio, consiglieresti ad un amico motociclista di affrontare un’impresa del genere?

Non so ancora cosa accadrà. Quello che posso dire al momento è che l’organizzazione e la parte burocratica possono scoraggiare chiunque. Bisogna avere determinazione e qualche contatto che ti possa dare una mano!

Abbiamo finito con le domande, vuoi aggiungere tu qualcosa?

Si, volevo ringraziare di cuore Suomy, Gaerne, Gialdini, OJ Atmosfere Metropolitane, Samsung, Nikon, Darimotor, Patagonia World, tutti i familiari, gli amici e tutti coloro che mi supporteranno in quest’impresa e che hanno creduto in me.

Tutti noi di motoblog non possiamo che augurare a Massimo “Polpo” Neriotti di riuscire in questa sua impresa e di coronare il suo “American Dream” su due ruote. Per tutti coloro che vorranno seguirlo, potete visitare il suo blog e vivere insieme a lui questa fantastica esperienza.

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