Tarus 2x2: la moto invincibile definitiva dalla Russia [video]

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Dopo aver visto per anni moto in tutte le salse e in qualsiasi genere di situazione, ormai ci capita raramente di rimanere sbalorditi di fronte ad un qualsiasi mezzo a due ruote, ma oggi ci siamo quasi casualmente imbattuti in un nuovo veicolo che ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta: è l’incredibile Tarus 2×2, ‘opera prima‘ della piccola azienda russa Tarus di Kaluga (a circa 200 km da Mosca). E potete crederci se vi diciamo che questa moto sembra davvero non fermarsi davanti a niente.

Inizialmente, questa due ruote era stata progettata e realizzata per muoversi con agilità tra le insidie dei boschi e delle foreste della Russia centrale, spesso caratterizzati dai frequenti burroni, dai numerosi ruscelli e dalla forte presenza di territori paludosi. Come specificato dalla casa, “avventurarsi in quelle zone con una moto significava molto spesso dover tornarsene a casa a piedi”, e per questo motivo Tarus ha pensato di ideare una moto che avesse le caratteristiche giuste per affrontare con successo delle aree così inaccessibili.

GALLERY TARUS 2×2

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Il punto di partenza per il progetto di questo nuovo mezzo è stato il peso: non avrebbe dovuto superare i 55 kg. Il motivo di questa scelta è semplice: secondo Tarus si tratta infatti del peso massimo che l’uomo ‘medio’ potrebbe sollevare, se necessario, senza l’aiuto di un argano o di qualsiasi altro tipo di attrezzatura. E si può dire che da questo punto sia scaturito l’intero progetto. Il secondo punto preso in considerazione è stata la massima affidabilità e facilità nella manutenzione, da cui ne è scaturita l’estrema semplicità del design.

Il risultato finale, in sintesi, ha assunto i connotati di questa Taurus 2×2, che pesa 47 kg a secco e – come specifica il nome – è una moto a trazione integrale, con la doppia trasmissione a catena architettata nel modo più semplice possibile sulle due enormi ruote (740 mm di diametro x 220 di battistrada). Il disegno dei ‘cerchi’ – se così li possiamo chiamare – è studiato per ‘calzare’ le gomme dalla Ural Uaz (un fuoristrada russo piuttosto popolare in patria) anche se sono stati approntati pneumatici/ruote speciali a bassa pressione per diverse applicazioni (anche con particolari gabbie e catene). Il propulsore è un due tempi da 5.5 CV, il freno è sull’albero intermedio, il cambio a tre marce, la velocità massima di 60 km/h e l’angolo di sterzo di 55°. Ma tutti questi numeri non dicono granchè se non lo si osserva in azione.

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Neve, fango, scale, burroni, irti pendii: niente sembra essere un ostacolo per la Tarus 2×2, che si solleva come un giocattolo, galleggia (esatto, galleggia), si può smontare in un paio di minuti ed essere riposta in due borsoni per essere trasportata dovunque. Assolutamente geniale. Tarus al momento sta cercando di avviare la produzione della Tarus 2×2 per andare all’assalto del mercato russo, per il quale è già omologata per la normale circolazione stradale. Ne è prevista anche una più potente versione ‘M’, con motore 4T ma dal ben più ingombrante peso complessivo di 74 kg. Da quello che possiamo vedere, il potenziale della Tarus 2×2 è comunque altissimo, e tra pescatori, cacciatori, militari e quant’altro, pensiamo che un tale prodotto lanciato su scala internazionale potrebbe davvero fare milioni.

Maggiori informazioni sulla Tarus 2×2 sarebbero disponibili tramite il sito ufficiale, ma bisogna disporre di un buon russo per consultarlo visto che non ci sono versioni in altre lingue. Il prezzo per il kit in Russia è di 35.000 rubli (circa 710 Euro), 150.000 rubli per la versione ‘M’ (poco più di 3000 Euro al cambio attuale). Qualcuno forse avrà notato la somiglianza con la Rokon Trailbreaker, una moto americana all-terrain due ruote motrici apparsa già negli anni 60, ma – ancora una volta – vi invitiamo a guardare i video per comprendere come la parentela tra le due si limiti solo all’aspetto estetico. Prima candidata a moto dell’anno…

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