La Commissione Europea rivede l'omologazione moto: Euro4 e ABS di serie entro il 2016

Questi giorni si è discusso presso il Parlamento Europeo delle nuove norme di omologazione moto

Di L. Lallai
Pubblicato il 9 dic 2011
La Commissione Europea rivede l'omologazione moto: Euro4 e ABS di serie entro il 2016


Le regole di omologazione per le moto e i ciclomotori sono da rivedere secondo la Commissione Europea, ma senza troppa fretta. Questa sembra la decisione del Parlamento EU, che ha deciso quali elementi modificare nei regolamenti dedicati alle due ruote, ma mettendo una scadenza abbastanza distante per consentire al mercato di riprendersi, prima di far attuare alle case grandi investimenti sulle normative in arrivo.

Entro il 2016, tutte le moto e scooter con cilindrata superiore ai 51cc dovranno essere dotate di ABS di serie. E’ questa forse la più interessante delle nuove regole, che finalmente mette l’obbligo del dispositivo di sicurezza più utilizzato in assoluto nel mondo delle moto stradali. La Commissione dei Costruttori IMCO è d’accordissimo, un po’ meno per le norme anti-inquinamento.

Si chiede più tempo prima di rendere obbligatoria la Euro4, la normativa contro le emissioni già in vigore da tempo sulle auto e ancora in discussione per le moto, ma anche questa dovrà avere scadenza ultima nel 2016. Ciò vale in particolare per motocicli leggeri e gli scooter della classe 125cc, L3-A1, che costituiscono il cuore di un mercato dell’Europa Unita in difficoltà, ma garantiscono benefici per i cittadini come la mobilità urbana e la coesione sociale, come riconosce lo stesso rapporto IMCO. A Marzo 2012 arriva la bozza, che dovrà essere approvata nel 2014.

L’IMCO commenta: “Vogliamo garantire un periodo di tempo che sia sufficiente allo sviluppo dei dettagli tecnici che accompagnano il testo principale. I produttori devono avere il tempo di applicare gli standard richiesti dalla complessità del presente regolamento. Dopo che avrà avuto luogo il voto, e le consutazioni con il Consiglio e la Commissione, sarà nostra priorità verificare il calendario in modo da garantire che la razionalizzazione delle prescrizioni sia compatibile con i processi industriali. Infine, soprattutto alla luce delle attuali difficoltà economiche, prima di prendere una posizione definitiva l’IMCO darà il via ad uno studio sull’impatto economico degli obiettivi ambientali e di sicurezza che abbiamo proposto”.

via | Ansa

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