Kawasaki Ninja H2R: nuove foto e video ufficiali del 'mostro' da 300 CV

La casa di Akashi presenta all'Intermot 2014 di Colonia il suo mostro supersportivo sovralimentato Ninja H2R, una belva illegale lontano dalla pista, e annuncia la versione stradale 'Ninja H2' per l'EICMA.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 15 nov 2014
Kawasaki Ninja H2R: nuove foto e video ufficiali del 'mostro' da 300 CV

Tanto tuonò che piovve. In un apposito evento organizzato in occasione del Salone Intermot 2014 di Colonia, la giapponese Kawasaki ha presentato la tanto preannunciata, attesa e discussa Ninja H2, primo esemplare di supersportiva sovralimentata ‘di produzione‘ dalle malcelate ambizioni ‘rivoluzionarie‘. Solo che, in realtà, non lo ha fatto per davvero. Sì, perché la moto svelata oggi in realtà risponde al nome di Ninja H2R, ed è una mostruosità 4-in-linea 1000 cc da 300 CV. Già, trecento cavalli, una bestia talmente feroce ed irragionevole a cui infatti non sarà consentito di muoversi in altri ambienti se non i circuiti. E ci mancherebbe, aggiungeremmo noi.

E qui arriva subito anche la seconda parte della notizia, particolarmente appetitosa per il pubblico italiano: la vera e propria Ninja H2, in versione ‘stradale’, sarà infatti presentata tra un mese al Salone EICMA 2014 di Milano, e non serve la sfera di cristallo per prevedere che sarà una delle più ricercate vedettes della kermesse meneghina, con numeri che però saranno decisamente diversi da quelli ‘marziani‘ di questa spaventosa Ninja H2R.

Guarda le foto ufficiali della Kawasaki Ninja H2R 2015




Che il nuovo bolide di Akashi si apprestasse a stupire tutti, questo era già nell’aria, ma in pochi si erano spinti a spararla così grossa: 300 CV non sono per niente uno scherzo, e chi li ha messi su due ruote, nella maggior parte dei casi, si apprestava ad affrontare le levigate saline di Bonneville per qualche record di velocità. Tanto per mettere il dato ancora più in prospettiva, teniamo conto che gli attuali prototipi della MotoGP sono sui 230-240 CV, quindi non c’è da sorprendersi se Kawasaki non si è preoccupata delle normali omologazioni per questa super-moto. La Ninja H2R ha senso solo in pista – forse, e probabilmente neanche tutte – e lontana dal suo habitat potrebbe fare solo danni. Ma siamo certi che questo suo essere ‘fuorilegge‘ sia per lei un motivo di vanto.

Nel presentare la sua ultima creatura, Kawasaki sottolinea come ogni sua moto debba essere ‘Fun To Ride‘, cioè divertente da guidare, sottolineando come l’accelerazione sia uno degli ingredienti principali di tale divertimento, ma con la Ninja H2R si va forse un po’ oltre questo semplice concetto.

A spingerla infatti c’é un motore sovralimentato con un ‘target‘ – così come lo definisce la casa nipponica – di 300 CV dovuto in buona parte al suo compressore, una unità specifica progettato e realizzata interamente in-house con tecnologia ‘presa a prestito‘ da altre società del gruppo Kawasaki Heavy Industries (KHI), in particolare la Gas Turbine & Machinery Company, la Aerospace Company e la Corporate Technology Division.

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Il supercharger non è comunque l’unica tecnologia ‘esterna‘ utilizzata da Kawasaki per la Ninja HR2: il know-how di altre aziende KHI è stato infatti sfruttato anche per il design di motore e telaio. Un esempio a tal riguardo sono le ‘ali’ aerodinamiche in fibra di carbonio, progettati con l’assistenza di Aerospace Company. Proprio per la sua natura ‘collabrativa‘, per questo progetto si è andati a rispolverare il vecchio logo Kawasaki River – risalente al 1870 e oggi riservato per politica aziendale prodotti di particolare ‘importanza storica‘ – ben visibile sull’anteriore della moto.

Il nome della moto si compone del classico “Ninja“, termine sinonimo di prestazioni in ambito Kawasaki da oltre tre decenni, e dalla sigla “H2“, chiaro riferimento alla Kawasaki 750 H2 Mach IV, una tricilindrica 2 tempi degli anni ’70 che a suo tempo aveva fatto scalpore in tutto il mondo “per il tipo di accelerazione che nessun pilota aveva mai sperimentato prima“. Decisamente calzante.

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Kawasaki Ninja H2R – Caratteristiche Principali

Kawasaki Ninja H2R

Nei primi comunicati sulla Ninja H2R, Kawasaki ha comunque mantenuto un certo alone di mistero attorno al questo bolide, forse per mantenere alta la tensione attorno alla versione H2 ‘stradale‘ che verrà lanciata all’EICMA. La descrizione delle sue caratteristiche infatti lascia diverse zone d’ombra che comunque speriamo di illuminare al più presto. Ad ogni modo, raccogliendo le varie indicazioni, si riesce comunque ad evincere un profilo di massima.

Il compatto motore sovralimentato quattro cilindri in linea da 998 cc garantisce una potenza devastante, con quel famoso ‘target‘ dei 300 CV, un numero sicuramente eccitante ma che, d’altro canto, ne impedisce la circolazione su strade pubbliche. La sovralimentazione è stata progettata e sviluppata dai designers di Kawasaki moto con l’assistenza di altre società del Gruppo KHI (le già menzionate Turbine Gas & Machinery Company, Aerospace Company, e la Divisione Corporate Technology) per combinarsi perfettamente con le caratteristiche del propulsore.

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Il telaio a traliccio in acciaio ad alta resistenza è stato sviluppato per essere in grado di gestire le clamorose potenze e velocità generate da cotanto motore, con doti di flessibilità e rigidità definite come ‘uniche’. Nonostante le intuibili esigenze di stabilità, Kawasaki ha comunque scelto un passo relativamente ‘corto‘ per questo missile a due ruote, in modo da esaltarne le doti di maneggevolezza. Per questo è stato molto curato l’aspetto aerodinamico, una scelta chiaramente ‘visibile‘ nelle forme del modello e specialmente enfatizzata dalle alette. La elaborata ed avveniristica carenatura della Ninja H2R, concepita con il prezioso contributo di Kawasaki Aerospace Company, è stata realizzata proprio per ottenere la massima efficienza aerodinamica nelle estreme condizioni di utilizzo della moto.

Le esigenze dell’aerodinamica sono state combinate con quelle di uno styling che doveva essere per forza di cose all’altezza della maestosità di questo progetto, per una moto che Kawasaki non esita a definire la sua nuova ‘ammiraglia‘.

Dal punto di vista puramente estetico, il risultato finale è più o meno apprezzabile in base ai gusti personali, ma bisogna ammettere che in termini di ‘malvagità‘ la Ninja H2R dispone senza dubbio della giusta grinta, con quel genere di ‘bellezza funzionale‘ che forse non appaga l’occhio di tutti, ma che risulta evidente dalle sue forme scolpite e nate per gestire le insidie dell’ultra-velocità. Il suo disegno comunque si propone di ottimizzare anche raffreddamento e dissipazione del calore, aiutando così a raggiungere gli astronomici 300 CV prefissati. Il condotto Ram Air è invece posizionato per lasciar affluire aria fresca al compressore.

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Kawasaki Ninja H2R

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