Special: Ms4R Paolo "Tex" Tesio
Lo straordinario concept nato da un'idea di Paolo Tesio su base Monster S4r potrebbe diventare realtà.
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Oggi parliamo di una special e soprattutto di un’idea, che ci auguriamo verrà abbracciata ben presto da specialisti del settore, per tramutarsi in realtà. Perchè se un ragazzo ha una vision, è compito della nostra società e dei media far in modo che questa idea valida possa esser attuata. Paolo Tesio, (per gli amici, Tex) è un cardesigner dal 1995 con forte passione per le due ruote con e senza motore. Il suo concept Ms4R nasce qualche anno fa in maniera del tutto virtuale sulle ceneri di un altro suo progetto del 2004 (nome in codice: S2-Braida) col quale aveva partecipato ad un concorso Ducati.
Quando sostituì il vecchio monster a carburatori con il più recente e performante S4R del 2003, il nostro amico ha subito iniziato i lavori di modellazione 3D per riproporzionare il mezzo che ormai mostrava la sua veneranda età. Con l’arrivo del più filante e snello restyling infatti, il vecchio monster pagava tutti i suoi anni di progetto. La moto quindi doveva snellirsi prima di tutto, compattarsi e soprattutto assumere un carattere più aggressivo degno del nome che porta! La scelta di un terminale di scarico QD ex-Box sotto motore non è stata casuale: piccolo, personale e soprattutto omologato, libera totalmente la parte posteriore della moto lasciando in bella mostra il caratteristico retrotreno S4r.
Con un piccolo accorgimento, la parte posteriore del telaio è stata modificata in maniera da poter ripristinare velocemente la configurazione biposto, modellando una coda corta in stile cafe racer dal design compatibile alle forme del serbatoio originale e raccordandola ad esso in continuità di superfici per garantire qualità e precisione. Il vecchio faro ormai obsoleto è stato sostituito con uno Ducati MH 900, più moderno e piccolo di diametro, modificato nella parte posteriore per poter essere alloggiato a ridosso della forcella in posizione incassata. L’ingombrante strumentazione originale passa sotto piastra e si avvicina alla stessa mentre 2 semimanubri vanno a sostituire quello originale.
La vera chicca però sono i cover copriforcella che vengono fissati tramite staffette lavorate cnc ai foderi. Sono liberi di scendere quando la sospensone lavora senza interferire sui piedini e grazie al design che prevede una curvatura positiva in avanti crea continuità di forma con il dorso del serbatoio e conferisce al mezzo un aspetto muscoloso e proteso in avanti come un centometrista sui blocchi di partenza. Anche la grafica è studiata per enfatizzare questo aspetto e non a caso la scritta DUCATI anni ’80 sui cover è leggermente cabrata in avanti per simulare un angolo di sterzo più chiuso (come Buell ci insegna…).
Tutti i componenti sono frutto di un lavoro di modellazione 3D con fresatura stampi CNC e laminazione manuale in vetroresina e possono essere riprodotti. Semmai la domanda raggiungesse un numero accettabile per il contenimento dei costi, il sogno di Paolo potrebbe divenire realtà: tutti gli interessati avrebbero in tal modo la possibilità di trasformare i loro “Mostri” con un kit in serie comprendente i particolari in vetroresina grezzi da verniciare, forare ed adattare! Per maggiori informazioni, visitate il suo profilo Facebook.
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