Yamaha: nuovo motore 3 cilindri ad albero a croce - Salone di Colonia 2012

Nuovo motore Yamaha 3 cilindri fronte marcia ad albero a croce

Di Gianluca
Pubblicato il 2 ott 2012
Yamaha: nuovo motore 3 cilindri ad albero a croce - Salone di Colonia 2012


Al Salone di Colonia (Intermot 2012) Yamaha presenta la gamma 2013 con numerose novità, ma anche l’importante anticipazione. Il nuovo concept presentato in Anteprima Mondiale è un passo importante e significativo sulla strada che porterà al futuro del panorama motociclistico e della produzione di Yamaha.

L’albero motore a croce, elemento base del successo di YZR-M1 ed YZF-R1, ha ispirato la progettazione di un nuovo motore a tre cilindri, che equipaggerà le Yamaha del futuro. La casa di Iwata è convinta che questo nuovo concept aprirà nuovi orizzonti al piacere di guidare. L’albero motore a croce ha plasmato il carattere ed esaltato la guidabilità di YZR-M1 ed YZF-R1, diventando il fattore cruciale nei successi delle due moto, in pista e su strada.

Entrambi i modelli sono diventati famosi per l’erogazione lineare, conseguenza diretta della coppia “pulita” ottenuta riducendo quasi a zero la coppia inerziale. E proprio questo concetto, e cioè l’eliminazione dell’indesiderata coppia inerziale, è alla base dello sviluppo del nuovo motore Yamaha a 3 cilindri. Ispirata dal carattere lineare e progressivo dell’erogazione dei motori con albero a croce di M1 ed R1, ha sviluppato un nuovo propulsore a 3 cilindri.

Yamaha nuovo motore 3 cilindri
Yamaha nuovo motore 3 cilindri
Yamaha nuovo motore 3 cilindri
Yamaha nuovo motore 3 cilindri
Yamaha nuovo motore 3 cilindri

Il leggero e compatto tricilindrico fronte marcia è studiato per aggiungere una nuova dimensione alla sua categoria, in termini di coppia, sound e rendimento. Combinando con successo le caratteristiche positive dei motori a 2 e a 4 cilindri, il nuovo progetto Yamaha ha il potenziale per trasferire alla strada prestazioni finora viste solo in pista.

Yamaha. Ingegneria e filosofia.

Il futuro prossimo è la rappresentazione concreta di tre concetti filosofici che per Yamaha sono fondamentali nello sviluppo di modelli per le generazioni di piloti del ventunesimo secolo. Innanzitutto, la moto è molto di più di un mezzo di trasporto, è un mezzo per ottenere un senso di appagamento e pienezza. Yamaha chiama questa filosofia “Jinki Kanno”, un pensiero che ha permesso, negli ultimi cinquant’anni, lo studio e la realizzazione di moto altamente innovative, come XT500 negli anni ’70, FZ750 negli anni ’80, R1 negli anni ’90 e la primadonna della MotoGP, YZR-M1, ai giorni nostri.

Il secondo concetto che ha contribuito a rendere unico ogni modello Yamaha è la filosofia GENESIS, che considera la moto come un organismo vivente, in continua evoluzione. Yamaha considera ogni singolo componente come parte di un tutto, e lo progetta pensandolo in relazione a tutti gli altri elementi, in una relazione di tipo organico. In questo modo Yamaha è riuscire a creare un senso di unione tra il pilota e la sua moto. La filosofia Genesis ha permesso la realizzazione di modelli che parlano direttamente al cuore e alla mente dei piloti.

L’ultimo concetto, dopo Jinki Kanno e Genesis, è l’applicazione delle innovative tecnologie di gestione elettronica, pensate per esaltare l’esperienza di guida sotto tutti i punti di vista. Le tecnologie elettroniche sono state sviluppate pensando alla percezione ed alla sensibilità umane, per accentuare il legame tra pilota e moto, che formano così un copro unico.

Il concept model in esposizione è un’interpretazione visiva del perfetto connubio tra I tre concetti: Jinki Kanno si vede nell’entusiasmo e nel piacere di guida che il nuovo propulsore a tre cilindri regalerà alle moto del futuro; Genesis è si percepisce nei cavi che connettono i diversi elementi come il sistema nervoso di un organismo vivente, e G.E.N.I.C.H. si manifesta nell’immediata risposta dell’acceleratore, assicurata dal nuovo sistema di gestione elettronica del motore.

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