Rossi: "Curva 9 modificata per aiutare qualcuno..."

Il pesarese agguanta 'in extremis' la seconda fila nelle qualifiche per il GP di Catalunta ma non risparmia qualche frecciata alla Direzione Gara...

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 4 giu 2016
Rossi:

Nelle qualifiche per il GP di Catalunya svoltesi questo pomeriggio al Montmelò, Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) è riuscito ad arpionare ‘a tempo scaduto‘ un prezioso quinto tempo assoluto, prestazione che gli vale la seconda fila della schieramento per la gara di domani, ma il ‘Dottore‘ è tutt’altro che soddisfatto del suo sabato a Barcellona.

Rossi ha faticato a trovare velocità per tutta la giornata e prima di fare segnare il suo 1’44.324 a fine Q2 era addirittura 10° in griglia. Secondo Rossi, i suoi problemi di oggi sono stati in buona parte dovuti al cambio di layout del circuito deciso dopo l’incidente mortale occorso ieri nelle libere della Moto2 allo spagnolo Luis Salom.

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Così il 9-volte-iridato a fine sessione:

“Alla fine le qualifiche non sono andate poi così male. Purtroppo non sono riuscito a fare il giro perfetto, ho fatto un paio di errori, e così partirò dalla seconda fila, dalla quinta posizione, che è comunque OK. Dobbiamo lavorare, siamo molto preoccupati per la gara: con questo nuovo layout soffriamo molto, soprattutto perché dobbiamo usare la gomma anteriore dura, ma purtroppo non siamo in grado sfruttarla nel modo giusto. Siamo molto lenti e in termini di passo siamo abbastanza lontani dai migliori.”

“Penso che sarà una gara difficile, ma abbiamo ancora tempo e diverse alcune ore per pensare a una soluzione. Speriamo di poter cambiare la situazione per domani. Non è una decisione volontaria, con l’opzione media dopo sette o otto giri la gomma è già finita, quindi dobbiamo usare la dura ma in un modo più efficace.”

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Più tardi, intervistato da Sky Sport, il fuoriclasse pesarese della Yamaha ha rincarato la dose, pur ammettendo di non aver partecipato personalmente alla riunione che poi avrebbe deciso le modifiche del lay-out della pista:

“Sì, sapevo che c’era, ma avevo da fare e non sono potuto andare. Quindi quello che decidono loro va bene. il mio pensiero è che, secondo me, Salom ha avuto un problema tecnico, non è stata una caduta normale, e se succede un problema tecnico alla moto ci sono 300 punti dove non ci sono spazi di fuga, perché gli spazi di fuga sono progettati per una caduta normale: se succede qualcosa alla moto una va dritto e la curva non la fa, e quindi ci sono tanti punti pericolosi.”

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“Comunque la curva 12, quella dove è caduto Salom, era un punto abbastanza pericoloso, anche per una caduta normale come abbiamo visto qualche anno fa con Antonelli. Lui non si era fatto niente, però era arrivato anche lui fino a contro le barriere.”

“Sinceramente non capisco come mai hanno moidificato anche la Curva-9, perché lì non è successo niente. Probabilmente, chi lo ha deciso lo ha fatto perché così e meglio per la sua moto e peggio per le altre, quindi non proprio per una questione di sicurezza.”

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