Livio Suppo: "La Honda migliora la sua moto per tutti, non solo per Marquez"
"Pedrosa? Le sue ultime due gare sono state buone. Al Mugello ha fatto quasi il record della pista, a Barcellona è stato veloce, seguendo Rossi a sei secondi. Se la moto fosse stata un disastro totale non avrebbe potuto farlo "
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In casa Honda la stagione 2016 sembrava che dovesse essere una sorta di requiem per la RC213V. L’elettronica non si sposava bene con l’erogazione di un motore cattivo, poco fluido nell’erogazione, e le Michelin sembravano traditrici. In più, quella fama da “cascatore”, da genio e sregolatezza che Marquez si portava dietro sopratutto dopo le prestazioni del 2015, non aiutavano di certo. Ed invece la storia di questa prima parte di campionato ha portato il piccolo diavolo in cima alla classifica mondiale, con anche un buon margine sugli avversari.
Marquez è maturato, e sta massimizzando quanto ha a disposizione. Già, perchè l’imputata è la moto e, oltretutto, al riguardo, Daniel Pedrosa aveva fatto intendere come la moto fosse stata sviluppata secondo le indicazioni di Marquez. Una velata accusa nei confronti di Honda e del pilota, a cui Livio Suppo, in un’intervista al quotidiano spagnolo AS, ha cercato di tamponare.
Il manager italiano parte proprio dal cambio di mentalità del campione del mondo 2013-2014. “Sicuramente Emilio Alzamora ci avrà parlato tante volte. Sicuramente Marc ha compreso meglio se stesso. E’ un ragazzo molto intelligente. Sa che lo scorso anno ha rischiato troppo. Nelle ultime due gare ha corso in maniera molto intelligente, in particolare ad Assen. Ha capito che era meglio lasciar stare Miller. Il grande vantaggio che ha maturato è proprio per questo cambio di mentalità”.
Insomma, per Marc la maturità è arrivata dopo le vittorie date da un mezzo vincente. Dopo Assen però, Alzamora ha parlato di una necessità di aiuta da parte di Honda
“E’ normale esprimere questi concetti, ma Honda sta continuando a lavorare. La moto può migliorare, dobbiamo farlo anche per Pedrosa, che sta vivendo un periodo non felice”. Già, cosa succede a Pedrosa?
“Le sue ultime due gare sono state buone. Al Mugello ha fatto quasi il record della pista, a Barcellona è stato veloce, seguendo Rossi a sei secondi. Se la moto fosse stata un disastro totale non avrebbe potuto farlo”. Proprio a Montmelò Pedrosa ha detto che Honda aveva seguito le linee guida di Marquez, e che per questo la moto non andava bene, tanto che anche le moto dei piloti satelliti avevano poca prestazione.
“Tutti i piloti hanno chiesto un motore meno potente, sia agli alti che ai bassi. Honda ha fatto un motore cercando di seguire tali indicazioni. Avevamo fatto un test a Jerez ma l’elettronica aveva dato tanti problemi. E’ normale però che un pilota come Pedrosa possa pensare che il motore sia un problema, anche perchè vede Marc più forte. Credo però che il motore funzioni bene, e se lo fa, lo fa per tutti. Honda vuol migliorare la moto per tutti, non solo per Marc.
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