Come funziona l'autovelox, dove sono e quando arriva la multa

L’autovelox, come funziona, dove si trova e quando viene notificata la multa.

Di Umberto Schiavella
Pubblicato il 14 mar 2017
Come funziona l'autovelox, dove sono e quando arriva la multa

Il terrore di ogni motociclista, un vero incubo, ma pur sempre uno strumento utile e necessario per la sicurezza stradale: l’autovelox. Ma come funziona l’autovelox? I sitemi di autovelox più utilizzati in Italia sono quelli a fotocellula. Questa tecnologia è usata sia nelle le postazioni fisse che in quelle mobili e si basa su un semplice funzionamento: quando la parte anteriore della moto attraversa la prima fotocellula mette in funzione un timer che si blocca al passaggio sulla seconda fotocellula. Un calcolo mette in relazione la velocità, il tempo e la distanza: v=s/t. Quando l’autovelox registra una velocità superiore a quella consentita la fotocamera scatta una foto alla targa della moto inviandola in maniera automatica ai sistemi centrali della Polizia di Stato. Ovviamente, la foto è disponibile in tempo reale agli agenti per una contestazione immediata al conducente.

Autovelox a fotocellule

E’ il tipo di autovelox più diffuso sul territorio italiano e, come descritto prima, è in grado di effettuare la misurazione della velocità quando la moto passa in un determinato punto. Questi autovelox vengono installati in appositi box posizionati al lato della carreggiata e risultano ben visibili, cosa che di solito consente ad alcuni motociclisti di rallentare al momento del passaggio davanti all’autovelox per poi riacquistare subito velocità.

Safety Tutor

E’ in assoluto l’autovelox più usato sulle autostrade italiane ed è usato dalla Polizia Stradale non solo per registrare gli abusi commessi dai motociclisti, ma anche per rilevare la velocità media. Il sistema è in grado di raccogliere gli estremi registrati grazie a due punti diversi di rilevamento esaminando così la velocità media in un determinato tratto stradale che intercorre tra due stazioni. Con un paio di scatti fotografici alla targa e un semplice calcolo il sistema riesce a determinare la velocità che il rider ha mantenuto durante il passaggio in quello specifico tratto. Nessuna pietà, se viene appurata l’infrazione scatta immediatamente la sanzione.

Telelaser

E’ il sistema di autovelox più evoluto, l’uso del laser consente di scattare una foto ad una moto che viaggia oltre i limiti di velocità stabiliti fino ad un chilometro di distanza. A partire da una foto scattata in lontananza gli agenti possono effettuare anche una serie di controlli volti a sanzionare altri tipi di comportamenti scorretti alla guida come l’uso del telefono, la guida senza casco e altri ancora.

Photored

Il semaforo è il più recente alleato degli autovelox per la lotta alla velocità. Il Photored è un dispositivo in grado di rilevare il passaggio con il semaforo rosso grazie ad una serie di sensori inseriti nell’asfalto che, se attivati, scattano una foto alla targa della moto che ha commesso l’infrazione e la multa è servita.

Scout Speed

E’ un particolare tipo di autovelox che viene installato sul tettuccio delle auto della Polizia per essere usato in movimento. Lo Scout Speed può misurare la velocità della moto e scattare una fotografia agli altri veicoli che viaggiano sulla stessa corsia o in senso opposto. Nel caso di rilevamento di un’infrazione la multa viene spedita immediatamente a casa dello sfortunato rider senza avere alcuna possibilità di contestazione immediata.

Termine di notifica della multa

E’ di 90 giorni il termine massimo di notifica della multa effettuata con l’autovelox. La procedura si attiva tramite l’invio di una raccomandata postale che attesta il verbale al motociclista. Il termine di 90 giorni viene calcolato nel momento in cui viene effettuata l’infrazione e non dal suo accertamento. La multa viene annullata in caso di ritardi.

La mappa degli Autovelox
Per invitare i motociclisti a rispettare i limiti di velocità la Polizia di Stato rende pubbliche le tratte autostradali dove sono presenti gli autovelox fissi. Oggi tutti i navigatori sono in grado di segnalare la presenza degli autovelox, compreso Google Map. Online è possibile trovare delle mappe che riportano la presenza degli autovelox fissi e i tutor, in alternativa si possono usare anche delle app dedicate per tablet e smartphone o

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