Kawasaki Z750, non solo moto da bar
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2007/07/kawasaki-z750-baroni-3.jpg)
Magione (Pg) – Qualcuno le chiama distrattamente le moto da bar, per sottolineare la costruttiva abitudine dei centauri italiani di utilizzare queste moto principalmente per un uso urbano.
La moto, rigorosamente naked, in questi casi deve essere bella e modaiola perché va contemplata e ammirata con gli amici dopo averla parcheggiata sul cavalletto laterale.
Senza dubbio inoltre la succitata moto ci regala un aiuto durante la nobile pratica dell’aperitivo cittadino, soprattutto se accompagnata da vari e più o meno riusciti tentativi di approccio con fulgidi esemplari dell’altro sesso.
Lungi da noi ogni pensiero critico su questo costume societario che si richiama a stili e esigenze antiche come l’uomo.
Ciò nonostante non possiamo non contrariarci quando si vede ridurre un po’ superficialmente ridurre l’utilizzo di queste divertenti moto naked ad un ruolo puramente rappresentativo dei loro indomiti e “ingelatinati condottieri”.
Sminuendo così la vera e più naturale inclinazione di queste facili e comunicative moto stradali, fatte per risultare comode, brillanti e divertenti un po’ in ogni situazione e per questo inclini ad assecondare gli utilizzi più diversi e variegati tra loro.
La Kawasaki Z-750, protagonista della nostra prova oltre ad essere una delle migliori rappresentanti della categoria naked e tra le best seller del mercato risulta anche una delle più attese novità del 2007.
Totalmente rinnovata rispetto al passato pur mantenendo un certo family feeling con il modello precedente nella zona frontale e nel cupolino. Fedele alla tradizione di Akashi mantiene linee tese e piuttosto spigolose, decisamente più voluminosa e ingombrane delle concorrenti offre anche una maggiore abitabilità una volta in sella.
Particolarmente curata e ben riuscita la zona del codino alto e slanciato che contribuisce a snellire tutta la zona del posteriore. Freni a margherita e ottime finiture laterali, unite al motore di maggiore cilindrata ne fanno salire il gradimento soprattutto se si considera il rapporto qualità prezzo, dal momento la Z-750 si dimostra anche piuttosto economica.
La posizione di guida è leggermente sportiva con la sella alta, mentre il reparto sospensioni regala una taratura piuttosto stradale ma confortevole ed efficace nell’assorbimento delle sconnessioni. Su strada affascina grazie al rendimento del propulsore, ricchissimo di coppia e potenza fin dai regimi più bassi, rotondo e progressivo grazie alla cilindrata maggiorata.
Rispetto al passato infatti i miglioramenti sono stati tutti mirati all’aumento della coppia lasciando la potenza massima praticamente inalterata. Perfetta lungo le ampie strade extraurbane, in città e in fase di manovra invece si avverte il peso più elevato rispetto alla diretta concorrenza. Poco efficace invece la posizione dell’eventuale passeggero, sistemato su un piccolo trapuntino piuttosto spiovente e privato di maniglie laterali o posteriori si supporto.
Sacrosanto l’abbandono del vecchio contagiri a cristalli liquidi in luogo del nuovo elemento analogico con fondo bianco. Piacevole la guida soprattutto nei tratti misti e molto guidati, la moto si mantiene stabile in traiettoria lasciando al pilota sempre ampi margini di controllo. Meno a suo agio in pista dove i suoi limiti sono principalmente legati al peso elevato e a sospensioni eccessivamente stradali.
In particolare la forcella presenta delle molle rigide accoppiate ad una idraulica piuttosto morbida e turistica nella taratura. I pneumatici di serie inoltre sembrano mal digerire la guida in pista e così la Z-750 non può sfruttare il grande vantaggio della sua coppia e dell’ottima spinta in fase di accelerazione. Ottimo il telaio rigido e ben bilanciato, l’impianto frenante infine si dimostra perfetto in quanto a mordente e rapidità di risposta.
Prestazioni della Kawasaki Z-750
Velocità max: 233,6km/h
Accelerazione
0-200 km/h 12,73s
0-400m 11,38s
0-1000m 22,89s
Ripresa in sesta
0-400m da 50km/h 12,91s
50-150km/h 12,16s
Frenata
100-0km/h 37,6m
Consumo extraurbano 17,3 km/l
Consumo a 130 km/h 16,4 km/l
Concludiamo elencando i pregi e difetti della naked della casa di Akashi. Pregi: l’essere Kawasaki, coppia e erogazione, design curatissimo e posizione di guida.
Difetti: peso elevato, sospensioni poco frenate e posizione passeggero.
Scheda tecnica Z 750
Motore: 4 tempi, 4 cilindri in linea, raffreddato a liquido,
Cilindrata: 748 cc
Alimentazione: iniezione elettronica
Capacità serbatoio: 18 litri
Lubrificazione: a carter umido
Telaio: a doppia culla in acciaio
Sospensione anteriore: forcella upside-down da 41 mm
Sospensione posteriore: Uni-Trak con ammortizzatore a gas
Pneumatico anteriore: 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17
Freno anteriore: a doppio disco flottante da 300 mm, posteriore a disco singolo da 250 mm
Dimensioni: Interasse 1.425 – Altezza sella 815
Peso a secco: 195kg
Potenza max: 106 cv (78 KW) a 10500 rpm
Coppia max:-78 Nm (8 Kgm) a 8300 rpm
Omologazione: Euro 3
Prezzo: 7.250€
Ultime notizie
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/02/wp_drafter_276590.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_279102.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_279041-scaled.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/04/wp_drafter_279020.jpg)