Hayabusa addio: Suzuki termina la produzione
A 20 anni dal lancio, la casa di Hamamatsu conferma il pensionamento di uno dei suoi modelli più iconici, ennesima 'vittima' della Euro4...
Suzuki ha confermato che a fine 2018 terminerà definitivamente la produzione uno dei suoi modelli più leggendari, la Hayabusa, modello che fece il suo debutto circa 20 anni fa come la “moto di produzione più veloce al mondo”.
In tutti questi anni, in realtà, la possente quadricilidrica nipponica è rimasta in gran parte simile al modello originale del 1999, al netto di un significativo upgrade nel 2008, ma ormai non è più in grado di soddisfare i limiti delle emissioni Euro4 e del nuovo Regolamento UE entrato in vigore nel 2016. Ai costruttori era stato comunque concesso un periodo di 2 anni per vendere le scorte rimanenti di modelli non conformi e così, dal 1° Gennaio 2019, in Europa sarà praticamente “illegale” vendere l’Hayabusa come modello nuovo.
E visto che in diverse parti del mondo le normative sulle emissioni corrispondono in larga parte a quelle Euro4, la “Busa” (come è confidenzialmente chiamata in diverse parti del mondo) è stata così per molti versi “costretta” all’estinzione. L’anno prossimo, tuttavia, sarà ancora disponibile sul mercato americano, ma la produzione in Giappone è già stata interrotta e negli Stati Uniti saranno “piazzate” solamente le scorte residue.
Presentata a fine 1998 e contraddistinta da un look decisamente massiccio ed estremamente riconoscibile (oltre che discusso), al tempo la Hayabusa era di gran lunga la moto di serie più veloce del pianeta. Il suo motore era un 4-cilindri da 1.299 cc accreditato di 173 CV, una potenza sbalorditiva per quei tempi, mentre il telaio era largamente frutto su lavoro svolto sulla RGV500 da GP dell’epoca. Nel 2008 il motore passava da 1299 a 1340 cc per raggiungere una potenza di 197 CV.
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Difficile tuttavia credere che, con l’uscita di scena dell’attuale modello, anche suo il famoso nome farà la stessa fine, tanto che da più parti si dice già che Suzuki sia già al lavoro su una nuova Hayabusa da far debuttare nei maggiori appuntamenti fieristici entro i prossimi due anni.
O magari di anni ce ne vorranno una ventina, come quelli che gli appassionati della casa di Hamamatsu hanno dovuto aspettare prima di vedere apparire, quest’anno, la nuova Katana…
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