Assen, pagelle. Spies "promosso". Rossi "rimandato". Simoncelli "patacca"
La corsa: la bonaccia. Voto 5-. Paradossalmente è il Sic ad animare una MotoGP più grigia del cielo di Assen. Ben Spies show. Meglio di niente. Ma troppo poco. Classe regina, addio?
La Tv: la buia. Voto 4. Troppe riprese dall’alto, regia distratta. Assen ridotta a pista da go-kart. Commento di Italia 1: no comment.
Spies: l’ouverture. Voto 10. Autorevole, determinato, senza fronzoli: la classe non è acqua. La Yamaha (voto 10) aveva visto giusto. Due galletti “verdi” nello stesso pollaio. Futuro ok.
Stoner: l’allungo. Voto 9+. Il “canguro” cresce: sa anche … perdere e avanza come un treno verso il titolo iridato con una Honda (voto 10) senza punti deboli.
Dovizioso: il passista. Voto 8. Non brilla come la stella polare ma produce come una formica. Altro podio che vale più del bronzo.
Rossi: il “fiducioso”. Voto 6. Quarto posto sudato e fortunato con la inedita Ducati (voto 5) solo comprimaria. Exploit annunciato ma mancato. Il gap di 30 secondi impone “sobrietà”, non proclami. Mugello, ultimo appello?
Hayden: l’ombra. Voto 5. “Vecchia” moto, “vecchi” risultati. 45 secondi da Spies (e 13 da Rossi) sono un muro invalicabile. Cui prodest? Muro del pianto.
Lorenzo: lo sfigato. Voto 8. Il maiorchino trascinato a terra per la caduta di Simoncelli, recupera fino agli scarichi della Ducati di Hayden. Scintille di classe. Ma il “canguro” se ne va.
Simoncelli: il “patacca”. Voto 3. Maledizione continua: ennesimo errore, ennesima gara buttata. No drammi, no prossime gare al ralenty. Il purosangue non va imbrigliato: va rassicurato. Dopo una scudisciata. Basta exploit! Serve normalità. E umiltà. Sic, pilota: basta personaggio.
Crutchlow: in crescendo. Voto 7+. Altro puledro di razza, in forte crescita. No forzature. Stagione di “riscaldamento”, con podio in vista.