SBK, Rea non demorde: "Bautista non è sovrumano"
La caduta dello spagnolo a Jerez ha restituito fiducia al suo avversario n°1 per il titolo: "Ma sto cercando di non pensare al campionato..."
Tutto il paddock del Mondiale Superbike è certamente rimasto sbigottito di fronte clamoroso inizio di stagione di Alvaro Bautista (Aruba.it Ducati SBK), 34enne spagnolo arrivato in inverno dal Motomondiale e capace di inanellare subito 11 vittorie consecutive in sella alla nuova Panigale V4 R del team factory bolognese.
L’iniziale striscia di vittorie dello spagnolo si è interrotta nel round di Imola – dove il Campione del Mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) è finalmente riuscito a lasciarselo alle spalle nelle due gare disputate – ed è poi ripresa nel round di Jerez dello scorso weekend, con 2 vittorie nelle prime 2 gare, prima di interrompersi di nuovo in Gara-2, questa volta a causa di un errore del pilota valenciano che gli è costato il primo “zero” stagionale.
Il weekend di Jerez è stato comunque piuttosto problematico per lo stesso Jonathan Rea, che dopo aver centrato la Superpole ha prima subito una penalizzazione in Gara-1 che gli ha tolto il podio, retrocedendolo al quarto posto e al fondo della griglia della Superpole Race – a causa di un incidente con Alex Lowes (Pata Yamaha) – e poi non ha sfruttato pienamente la caduta del rivale Bautista in Gara-2 per chiudere secondo dietro al vincitore Michael Van der Mark (Pata Yamaha).
Quando sono stati disputati 6 dei 13 round del calendario SBK 2019, Rea si ritrova ora a 41 punti di distanza dal ducatista nella graduatoria iridata, un distacco certamente importante ma ancora ben lungi dall’essere incolmabile, almeno dal punto di vista della matematica.
Commentando “a freddo” la Gara-2 di domenica a Jerez de La Frontera, l’asso nord-irlandese della Kawasaki ha confermato di non essere stato in grado di reggere il passo dell’olandese:
“In Gara-2 non avevo il ritmo di Mikey [Van der Mark], noi abbiamo sicuramente fatto un passo avanti con l’assetto della moto rispetto a Gara-1, soprattutto in termini di feeling con l’anteriore nelle curve veloci. C’erano alcuni settori della pista in cui eravamo molto vicini, o anche meglio di Michael, ma in una zona cruciale perdevamo davvero troppo.”
“Inoltre, la Superpole-Race del mattino mi ha tolto molto, mentalmente e fisicamente: partire dal fondo della griglia per cercare di recuperare tutte quelle posizioni in così breve tempo non è stato facile [Rea ha chiuso la gara sprint al 4° posto, NdR].”
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In alcune dichiarazioni rilanciate dallo spagnolo As, Rea ha comunque ribadito di non aver ancora perso del tutto la speranza di rientrare in lotta per il titolo della Superbike, pur senza volersi troppo illudere:
“Sto cercando di non pensare alla classifica del campionato in questo momento, e questo perché, realisticamente, le cose stanno chiaramente andando in una certa direzione. Dobbiamo solo continuare a lavorare e continuare a provare a fare le cose nel miglior modo possibile”.
“Alvaro ha dimostrato di non essere sovrumano. A Misano proverò a vincere: le sensazioni provate a Imola dopo la vittoria sono state incredibili, voglio solo continuare a migliorare e tornare ancora più forte a Misano”.
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