Louis Moto: gli apprendisti al lavoro sulle "Azubibike"
Secondo Louis Moto, ogni apprendista che vuole soddisfare il cliente con consigli utili e in modo pertinente alle richieste, dovrebbe partecipare a laboratori di questo genere.
Gli “azubis“, “auszubildende” o, in italiano, apprendisti di Louis Moto, come ogni anno, hanno la possibilità di partecipare ad un contest che da loro l’opportunità di lavorare su una moto, allestendola, secondo i gusti personali, con la parti messe a disposizione dal ricchissismo catalogo Louis (in Italia su www.louis-moto.it), creando un pezzo unico, una “Azubibike“.
Tutti i 180 apprendisti di Amburgo, sede dell’azienda in questione, possono chiedere la partecipazione al contest, ma solo 6 di loro riceveranno la moto da elaborare. Questi pochi fortunati potranno scegliere i pezzi di ricambio tenendo conto di un budget limitato a 2018 euro e di un tempo altrettanto limitato a 5 giorni. La preparazione avverrà all’interno di un laboratorio Louis accuratamente studiato per l’occasione e sotto la supervisione di un leader del settore.
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Si tratta della quarta edizione del progetto che iniziò con il “salvataggio” di una Yamaha XJ 650 abbandonata e ritrovata in un fienile. La moto giapponese era visibilmente danneggiata, per cui l’obiettivo principale fu quello di rimetterla su strada, rendendola marciante. Successivamente, arrivò il turno di una Yam Virago 125: il progetto, in questo caso si faceva più ambizioso e gli apprendisti tirarono tutto il loro estro e riuscirono a trasformare la moto in una fiammante dragster. Poi fu il turno di una bobber su base Suzuki 125. Proprio in questa occasione, Bridgestone, ritenendo particolarmente interessante il progetto in atto, decise di sponsorizzare l’operazione fornendo 2 pneumatici. Quest’anno è toccata ad una Kawasaki Z 125: il progetto ha attirato soprattutto i più giovani e, nel giro di una settimana, questa piccola naked è stata trasformata in una ultra cool street tracker.
Secondo Louis Moto, ogni apprendista che vuole soddisfare il cliente con consigli utili e in modo pertinente alle richieste, dovrebbe partecipare a laboratori di questo genere. Perché è il lavoro pratico, quello che “sporca” le mani, che rende efficace l’apprendimento. Se poi il tutto viene accompagnato dal lavoro di gruppo, dalla creatività e dal divertimento, ecco che il contest ideato da Louis Moto diventa funzionale.
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