Le moto vincitrici del AMD World Championship
Si è concluso il 12 maggio scorso in Germania, il World Championship of Custom Bike Building promosso da AMD, giunto alla sua decima edizione e per l’occasione tenutosi per la prima volta in Europa, al Big Bike Europe Expo di Essen, dopo nove edizioni a Sturgis, in South Dakota. 105 customizzatori provenienti da 23 nazioni hanno partecipato con un totale di 122 moto iscritte di varia origine: classici V-twin americani, mono e bicilindriche italiane, giapponesi mono e pluricilindriche, ma anche una moto con motore diesel, una equipaggiata col motore di un generatore Honda e perfino una con un motore nautico del 1920!
Cinque in tutto le categorie: la Freestyle, quella più libera, e anche la più numerosa, che ha visto la partecipazione di 66 moto, Modified Harley-Davidson, riservata a moto H-D con l’unica limitazione di mantenere motore e telaio originali, Production Manufacturer, che accetta moto europee modificate ma omologate per uso stradale, Retro/Modified, riservata a modelli pre-1984, e Street Performance, classe che si prefigge l’intento di presentare moto destinate all’uso stradale.
A vincere il titolo più ambito della classe Freestyle sono stati i due irlandesi Don Cronin e Michael O’Shea di Medaza Cycles, che hanno realizzato la Rondine, ottenendo riscontri positivi anche al Carole Nash Irish Motorbike & Scooter Show di Dublino. La Rondine non è un tributo all’omonima CNA 500 e alla Gilera degli anni Trenta, bensì a un Moto Guzzi Nuovo Falcone 500 del 1971, il cui motore è stato alloggiato all’interno di un telaio artigianale, stretchato di 2 pollici e con angolo di sterzo di 56°, dove è alloggiata una forcella Girder style a finto parallelogramma ottenuta dal forcellone di un V-Rod.
Il motore è stato portato dagli originali 499 agli attuali 580 cc e ha subito numerose modifiche a livello di testata, valvole, sistema di lubrificazione, volano, accensione, oltre all’impianto di scarico. Anche la carrozzeria in alluminio è tutta artigianale, così pure la ciclistica, che adotta tra le altre cose dischi freno circonferenziali con pinze Harrison e le ruote da 19” di un V-Rod modificate.
Il risultato ha convinto i giudici, che le hanno assegnato la vittoria all’unanimità con 728 punti, distanziandola di ben 296 punti dalla seconda classificata, la Tribute to Hagakure del francese Laurent Dutruel di Zen Motorcycles che, come recita il nome, è un tributo all’opera letteraria giapponese Hagakure, una raccolta di aforismi scritta nel 1700 dal samurai Yamamoto Tsunetomo. Realizzata dal customizer francese per gareggiare alla Speed Week di Bonneville, ha un telaio rigido ed è spinta da un bicilindrico Harley-Davidson di origine Buell, con la quale Laurent ha raggiunto la velocità di 208 km/h sul famoso lago salato nello Utah.
Al terzo posto l’inglese Pete Pearson dell’officina Rocket Bobs con la Gas’d Rat, un bobber su base Harley FXS del ’79 spinto da un motore Shovelhead da 98 pollici cubi (1600 cc) che nonostante il look old school utilizza molte componenti moderne provenienti dal mondo delle sportive.
Passando alla Modified Harley-Davidson Class il primo posto è andato al Taiwanese Winston Yeh, già conosciuto per la sua attività Rough Crafts, di cui avete letto in passato qualche special. Questa volta si è presentato con la Stealth Bullet, uno Sportster 1200 con serbatoio in carbonio e lubrificazione a carter secco con olio nel telaio.
La Retro Modified Class ha visto vincitori gli italiani di Inglourious Basterds Cycle con la Bastarda Senza Gloria, un mix tra un Panhead del ’48 e un FX Shovel del ’79, omaggio a Quentin Tarantino, dotato di una particolare forcella Springer artigianale regolabile.
Passando alla Street Performance Class, Laurent Dutruel sale di nuovo sul podio ma questa volta sul gradino più alto, con la sua Harley-Davidson XR1200 turbocompressa. Il customizer francese per il prossimo agosto ha intenzione di spedire questa moto negli Stati Uniti e guidarla da San Francisco alle Bonnevile Flats, con l’idea di cercare di battere il record nella classe 1350 M-PBG.
Infine nella Production Manufacturer Class il primo posto va agli inglesi di Second City Customs, la cui moto “The Naughty Gentleman” ha guadagnato il Recognition Award da parte dell’azienda S&S, produttrice di motori V-twin.
Terminato “l’esperimento europeo” di AMD, che quest’anno quindi non sarà presente con il suo World Championship a Sturgis, l’associazione americana ha già fissato le date per la finale mondiale del prossimo anno, che si terrà sempre ad Essen con un mese di anticipo, dal 11 al 13 di aprile. L’edizione del 2014 avrà come novità l’inserimento di una nuova categoria Cafe Racer.
foto | AMD by Frank Sander & Onno Wieringa