Mistero motore di Rossi a Valencia? No elettronica!

Di LeleV_200mph
Pubblicato il 9 nov 2007
Mistero motore di Rossi a Valencia? No elettronica!

Due giorni fa era vociferata una curiosa questione riguardo alla rottura del motore di Valentino Rossi nell’ultima gara di campionato a Valencia della MotoGP.
Ma tra i primi che hanno deciso di andare a fondo sulla questione c’è stato il sempre bravo Guido Meda, che ieri ha svelato atttraverso il sito di Contro Campo il motivo del ritiro di Rossi.
Come racconta il commentatore del motomondiale, del resto dopo aver sentito Jeremy Burgess (capomeccanico di Valentino Rossi) annunciare che “nel motore della Yamaha ritiratasi a Valencia problemi non ce n’erano“, non ci voleva un colpo di genio per indurci a pensare che potesse trattarsi di una magagna elettronica. Abbiamo chiesto alla Yamaha di parlare con Matteo Flamigni, il fedele ingegnere elettronico di Valentino Rossi, che ci ha confermato il sospetto.
Ecco quindi la spiegazione tramite lo stesso Flamigni:

E’ vero, Burgess non aveva affatto torto: problemi di meccanica non ce ne sono stati. Il fatto è che elettronica e meccanica ormai si tengono strette per mano e stavolta il problema di Valentino è arrivato da un baco del software”. Come si è manifestato? ” Ad un tratto il pilota, all’ingresso della curva 1, ha sentito un bloccaggio forte e anomalo della ruota posteriore che poi è rimasto. Di fatto, la sua moto da un momento con l’altro si è trasformata. La sensazione di Valentino era quella di una moto diventata inguidabile e sentendo bloccaggi del genere ci sta che uno pensi ad una rottura del motore. Una valvola, una biella che sta partendo. Se poi consideriamo che correva con una mano rotta il timore di trovarsi lanciato in aria per il motore rotto diventa un incubo“.

Ma la telemetria parlava chiaro da subito? “Certo, ci metti dieci secondi per vedere nel grafico i bloccaggi della ruota dietro. Il problema è che ci metti magari due giorni a capire come mai e cominci dal motore, cosa che Burgess ha fatto subito trovandolo a posto. Il sensore elettronico ti dice cosa è successo, ma non ti spiega la causa. E’ come se bucassi una gomma. Il sensore ti dice che si sta sgonfiando, ma non ti dice dove si trova il chiodo” .

Ora si sa perchè? “Si, diciamo che ci sono voluti un paio di giorni per individuare il baco e ora ci servirà un po’ di tempo per sistemarlo e fare in modo che non si verifichi più. E’ una questione di software, di programmazione”. Quindi nemmeno la Marelli c’entra? “No, il loro è il computer, ma i calcoli che deve fare glieli inseriamo noi“.

Se volete si può concludere quindi che Rossi abbia sbagliato la sua diagnosi. Il motore non si è rotto, ma essendo il matrimonio tra elettronica e meccanica ormai inscindibile praticamente e maledettamente… ci ha preso.

Ringraziamo per la segnalazione il nostro lettore.

via | Controcampo

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