WSBK: i commenti dei piloti Honda, Kawasaki e Suzuki dopo il test di Jerez
Leggi i commenti dei piloti Honda, Kawasaki e Suzuki dopo la due giorni di test della Superbike sul circuito spagnolo di Jerez de la Frontera.
Si è conclusa ieri la ‘due giorni ‘di test Superbike a Jerez in vista della nuova stagione, con piloti e team che nel primo giorno hanno dovuto sorbirsi una tediosa giornata di pioggia ma che ieri hanno finalmente avuto la possibilità di girare in condizioni di asciutto. Il team Kawasaki Racing di Tom Sykes e Loris Baz ieri non si è fatto cronometrare, ma oggi ha diffuso i tempi ‘ufficiosi’ fatti registrare da Sykes sul circuito andaluso, che di fatto metterebbero il britannico al primo posto tra i piloti più veloci di ieri: l’inglese infatti avrebbe fatto segnare un 1’40.5 con gomma da qualifica e un 1’41.6 con gomma da gara, quindi meglio del 1’40.758 fatto segnare in via ‘ufficiale’ dalla BMW S1000RR di Marco Melandri.
Queste le considerazioni di Tom Sykes dopo l’ultimo test su suolo europeo prima della trasferta in Australia di Febbraio, dove sul circuito di Phillip Island avranno luogo gli ultimi test ed il primo round del Mondiale 2013:
“Dobbiamo essere molto felici dopo questo test: ieri [martedì] abbiamo girato su pista bagnata, e anche se per qualcun’altro non è stato il massimo per noi è stata un’opportunità molto preziosa: abbiamo imparato alcune cose ieri, e lo abbiamo fatto anche oggi [ieri] in condizioni di pista asciutta. Alla fine abbiamo avuto delle condizioni decenti e abbiamo trovato anche la velocità. Siamo stati in grado di svolgere il test in modo molto costruttivo: entrambi i giorni sono stati molto preziosi e vorrei ringraziare il team e Kawasaki perché il nostro programma di test è stato davvero molto buono, abbiamo sempre fatto dei progressi e sono molto contento di questo. Questo circuito è molto particolare e di sicuro non è quello su cui andiamo meglio, ma guardando ai risultati sulla carta non siamo in una brutta situazione. Abbiamo fatto uno stint lungo con gomme da gara facendo segnare un 1’41.7 dopo 14 giri con questa opzione pneumatico. In generale, sono contento di quanto fatto quì e già non vedo l’ora del prossimo test di Phillip Island.”
Kawasaki non ha invece diffuso i tempi del giovane talento Loris Baz, limitandosi a dire che il francese avrebbe chiuso nella Top 6 di ieri (quindi con meno di un secondo di distacco dal compagno di squadra). Queste le sue parole dopo il test:
“E ‘stato un buon test, anche se oggi [ieri] abbiamo perso due o tre ore dopo una caduta. E’ stato un peccato perché avevamo un po’ di cose da provare, ma abbiamo comunque fatto un grande passo in avanti e sono contento di quello che abbiamo fatto. Ho avuto un buon feeling sia con la gomma da gara che con quella da qualifica. Alla fine non ho potuto fare un buon tempo con gomme da gara morbide perché ci ho fatto solo tre giri e ogni volta ho trovato qualche altro pilota davanti a me. Sono sicuro che avrei potuto fare un buon tempo, e di non essere poi così lontano da Tom.”
“Inoltre ho fatto un grande passo avanti con le gomme da qualifica e sono molto felice di questo, perché con solo tre piloti per fila sulla griglia di partenza a partire dal 2013, le qualifiche per la Superpole saranno molto importanti. Il feeling con l’anteriore adesso mi dà modo di sfruttare meglio il buon grip del pneumatico posteriore. Sono entusiasta all’idea di andare a Phillip Island adesso.”
Il rinnovato team Pata Honda World Superbike ha invece portato avanti il lavoro di sulla nuova elettronica della CBR1000RR sviluppata dalla divisione MotoGP di HRC, su un nuovo forcellone pesantemente modificato e sul nuovo scarico Termignoni. Jonathan Rea, autore di un miglior tempo personale di 1’41.641, non è soddisfatto degli esiti del test:
“Non siamo esattamente dove vorremmo essere in questo momento perché non abbiamo potuto sfruttare questi due giorni come avremmo voluto. Non è stato possibile risolvere alcune cose ‘in loco’, come ad esempio alcuni problemi di elettronica: il sistema richiede troppa energia a abbiamo davvero bisogno di altro tempo in pista per risolvere questa cosa. Tuttavia ci sono state anche alcune cose buone: ad esempio adesso mi sento molto più sicuro in derapata, e questo è davvero incoraggiante. E’ stato un test frustrante, che ci ha confermato che ci serve più tempo in pista prima del primo round, ma è un lavoro che faremo in Australia: speriamo di avere maggior fortuna lì.”
Anche il nuovo arrivato Leon Haslam (miglior tempo 1’42.411) non è stato troppo contento dei risultati del lavoro svolto a Jerez:
“E’ stata una ‘due-giorni’ lunga e frustrante per diversi aspetti. Abbiamo avuto alcuni problemi di elettronica e anche un altro problema che pensavamo fosse dovuto al freno motore, e invece si è poi rivelato essere un problema con i freni stessi. Alla fine, abbiamo cambiato le pastiglie e usato un pacchetto di elettronica ‘a caso’ con cui ho fatto quattro o cinque giri verso la fine della giornata. Abbiamo avuto un problema dopo l’altro, ma in quegli ultimi giri la moto ha dimostrato di avere comunque un buon potenziale. Era un test di cui avevamo molto bisogno ma che è stato comunque piuttosto frustrante, quindi non vedo l’ora di tornare in sella in Australia.”
Il test di Jerez de La Frontera si è invece rivelato essere piuttosto positivo per il team FIXI Crescent Suzuki: il britannico Leon Camier ha completato 77 giri con un miglior tempo di 1’41.184, mentre il rookie francese Jules Cluzel ha messo insieme 52 tornate e un miglior crono di 1’42.635 nonostante una caduta. Mentre il Cluzel ha proseguito con il suo personale apprendistato con la GSX-R 1000, Leon Camier si è concentrato sull’elettronica e sul nuovo motore con le specifiche 2013. Queste le considerazione dell’inglese:
“Sono abbastanza soddisfatto di come è andato il test. Abbiamo girato sia sul bagnato che sull’asciutto, e quindi siamo stati in grado di provare molte cose diverse. Sento che la mia guida avrebbe potuto essere migliore, penso che i miei tempi non siano stati perfetti, ma forse è solo perché Jerez è una pista completamente nuova per me. So che è possibile stare lì con i piloti più forti, e dato che abbiamo avuto a disposizione solo a mezza giornata sull’asciutto quì a Jerez mentre altri piloti che mi stanno davanti sono stati qui per tre giorni alla fine dell’anno scorso , non posso che essere ottimista per quanto riguarda le prestazioni. Sarà bello arrivare in Australia e spingere ancora di più la moto verso il limite in quanto [Phillip Island] è una pista molto più veloce: vedremo cosa saremo capaci di fare lì. Non vedo l’ora che inizi la stagione.”
Queste invece le considerazioni di Jules Cluzel (miglior tempo 1’42.635):
“E’ stato un buon test in entrambe le condizioni di bagnato e di asciutto. Alla fine della sessione di oggi sono riuscito a spingere un po’ di più e a capire un po’ meglio come reagisce la FIXI Crescent Suzuki. Mi sono divertito molto e so che posso andare più veloce. Ho fatto uno ‘stint’ di 10 giri oggi, che è il più lungo che abbia mai fatto finora in Superbike, e questo mi ha aiutato a essere più continuo e a trovare i miei punti di riferimento. Il mio più grande problema di oggi è stato controllare le impennate, perche è difficile controllare una moto con così tanta potenza! Ho imparato un sacco di cose, ma so che ce ne saranno altre da imparare in futuro e non vedo l’ora di arrivare a Phillip Island per migliorare ulteriormente.”