Mercato 2008 tra coraggio e intelligenza
Milano – Idee nuove, valide, ma affatto numerose quelle proposte dalle Case costruttrici durante il 65° Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo di Milano, proposte interessanti ce ne erano diverse, molte dettate da attente e intelligenti analisi di marketing e studi di settore, altre più trasversali e coraggiose con tentativi di azzardo in direzioni nuove.
Nel primo caso troviamo la Yamaha che propone la nuova R1 con livrea Superbike Haga replica di sicuro impatto estetico, mentre rinasce intelligentemente lo storico modello Tenéré, che si preannuncia una garanzia per le vendite.
Buona e di grande pregio la tecnologia e la qualità proposta invece sui vari modelli soprattutto da parte delle aziende più note e blasonate, è il caso di Piaggio con il suo nuovo scooter X7 e XEvo, di Yamaha con il nuovo T-Max, di Aprilia con la motard Dorsoduro (complimenti per il nome), delle nuove GSX-R 600 e 750 (sempre più perfezionate nei loro dettagli tecnici) e della ZX-10R con il suo interessante sistema antislittamento (ma anche una estetica che farà discutere molto, a cominciare dagli “orecchini” sugli specchietti).
Sulla linea del continuo affinamento troviamo la 1098 R un concentrato di tecnologia e raffinatezze per quei pochi che avranno la fortuna di utilizzare il primo vero sistema di controllo di trazione su una moto stradale. Intelligenti invece le nuove BMW F800 GS con motore “in linea”, più parco e leggero del Boxer, a vantaggio della maneggevolezza e del piacere di guida, anche in fuoristrada. Intelligente anche la 848, dove la cilindrata aiuta a rendere la moto efficace e gestibile, inevitabilmente intelligente il continuo affinamento da parte di MV dei suoi due modelli di punta, per migliorare un prodotto nato inevitabilmente bene e fornire così a Tamburini tutto il tempo necessario per definire il suo prossimo capolavoro.
Numerosi sono poi i fenomeni che tentano di rincorrere modelli già vincenti, tante anche le proposte dal sapore vintage, già perché il vintage è sempre più di moda non solo con la Vespa, tutto questo con buona pace dei nostri ricordi e della staticità del mercato. Forse perché molti dei potenziali acquirenti sono proprio quelle fasce sociali più avanti con gli anni dotati di migliori possibilità economiche e spesso innegabilmente stregati da tutto ciò che ricorda la loro giovinezza.
E allora ecco la Guzzi che con la V7 Classic (molto bella) segue la strada dorata già percorsa con successo da Triumph con Boneville e Thruxton, mentre la Stelvio 1200 sfrutta la forza del suo Marchio e propone una moto originale e dalle buone speranze per arginare il potere dilagante sul mercato del BMW GS.
Poche ma comunque presenti le proposte più estreme e coinvolgenti, legate a doppio nodo ad una grande passione per le due ruote. In prima linea troviamo Bimota con la bellissima DB7 maniacalmente curata in ogni dettaglio e realizzata artigianalmente, unica degna rivale è la KTM RC8 dalle linee cattive e spigolose per un’altra bicilindrica sportiva (…molto) fuori dal coro. La bicilindrica austriaca ha avuto una lunga gestazione (le prime foto risalgono a circa due anni fa) ma il risultato si annuncia interessante. Bellissima e coraggiosa anche la Moto Morini Granpasso 1200 un incrocio tra un grosso motard e una moto da Parigi Dakar per un risultato che non passa inosservato.
Furba la Yamaha che propone finalmente la nuova Tenéré un modello che è esso stesso un brand (un po’ come la vespa per Piaggio) e che farà la felicità di molti grazie anche all’estetica personale e alla apparente leggerezza. Tra i più coraggiosi e innovativi gli uomini Honda che con la nuova CBR1000RR rompono con gli schemi tecnici e stilistici e provano a proporre nuove vesti estetiche. Perché era molto (’92 con 916 e ’98 con R1) che non si vedeva qualcosa di veramente diverso nel settore delle supersportive, che potrà piacere o meno, di sicuro però non manca il coraggio.
Poco tradizionalista la Honda anche con il DN-01 la moto sport cruiser con cambio automatico già inaugurato dalla Mana ma qui proposto in una veste più turistica e confortevole. Fuori dagli schemi anche il bizzarro concept SH Edo che utilizza “pupazzetti” in gomma come elementi stilistici e funzionali, proposto sul 125 e 150 probabilmente farebbe la felicità di numerose ragazze che già ora tempestano i loro scooter di gadget e personalizzazioni simili. Singolare notare come proprio Honda da sempre la più austera morigerata e conservatrice delle case giapponesi (a parte il 1992 con la prima CBR 900RR), si riveli da qualche tempo la più coraggiosa e intraprendente verso nuove strade.
Stesso discorso per la bellissima CB1000R estrema nelle linee e nella ciclistica, quasi una street fun bike che aspettiamo di provare presto. Meno coraggiosa invece la Ducati con la sua nuova Monster (modello indubbiamente difficile “da rifare”) e proprio per questo forse lo propone solo nella cilindrata 696 lasciando invece il vecchio modello per tutte le altre cilindrate superiori. Questo probabilmente per sondare le risposte del mercato alla nuova estetica (un po’ MV Brutale davanti e un po’ Morini Corsaro dietro) questo per non penalizzare le vendite nel futuro imminente o gli stock presenti in azienda. In generale c’è un buon fermento intorno al mercato due ruote ed il trend sembra positivo, molti i new model ma forse un po’ poche le novità vere, molta la tecnologia non troppe le idee nuove, in quelle valide poi la cosa importante è crederci.
Tra le moto apprezzate c’è la Kawasaki Ninja 250R, una sportiva che strizza l’occhio ai meno integralisti e alle ragazze. Ma soprattutto arriva finalmente una sportiva di transizione per tutti quei ragazzi, amanti delle moto stradali che spesso passavano dalle 125 da 16CV alle 600 da 120CV per mancanza di alternative!
Tra le cose più belle citiamo inevitabilmente anche le ragazze, tante e tutte in ottima salute, al punto che quest’anno la maggior parte dei media parlano e mostrano loro foto in percentuale superiore a quella delle moto illustrate (alla faccia della “par condicio”).
Per chi non lo avesse capito poi, la Husqvarna è stata acquistata da BMW (Casa tedesca) che per rinfrescare la memoria ai meno informati ha scelto di tenere la conferenza stampa sui nuovi modelli Husqvarna interamente in tedesco (… neanche in inglese) con buona pace di tutti i presenti e dei giornalisti che hanno approfittato della situazione per chiedere alle hostess una fedele traduzione della cosa. Purtroppo però le hostess (come le moto…del resto) erano rimaste italiane… quindi con loro si è parlato d’altro!
Uno dei punti salienti forse è proprio che il maggiore o minore benessere del segmento delle due ruote resta comunque indissolubilmente legato al settore degli scooter e in parte alle naked. Questo sottolinea il fatto che a farla da padroni siano essenzialmente i mezzi da città, anzi per essere più precisi i mezzi destinati alle grandi città, quelle metropoli congestionate dal traffico per intenderci, dove si avverte quotidianamente la carenza di mobilità. Non a caso Roma da sola immatricola circa 45.000 mezzi a due ruote all’anno (più di Belgio e Olanda messi insieme!) seguita con circa 25.000 pezzi da Milano.
Nel capoluogo lombardo però è più alta la quota di moto rispetto a quella di scooter a differenza di Roma dove i nuovi scooter sono quasi 30.000 l’anno. Naturale quindi capire come il vero business delle due ruote sia questo, con le sportive che tanto ci fanno sognare e discutere relegate comunque ad una sorta di nicchia e destinate ad arricchire più il brand ed il prestigio di un marchio che non il reale parco circolante. E allora si spiega meglio anche il boom di scooter non solo giapponesi e italiani che incontriamo in questo salone, dove anche qui come sul mercato a farla da padroni sono il Gruppo Piaggio insieme ad Honda e Yamaha.
Scooter sempre più colorati e accessoriati, ma fortunatamente anche sempre più efficienti per comfort e tenuta di strada (non so se qualcuno ricorda i freni e le sospensioni degli scooter di 6-7 anni fa). A proposito, visto il discreto business che ruota intorno a questo settore, forse non tutti sanno che da pochi giorni il marchio Garelli è stato rilevato in maggioranza da una società del gruppo Berlusconi, direttamente legata al fratello Paolo. Seguiremo quindi le fortune aziendali dell’ex premier anche nel nostro meno mediatico mondo delle due ruote.