Il team BMW Motorrad Goldbet WSBK pronto alla sfida 2013
SBK: analisi del team BMW Motorrad Goldbet 2013. Punti di forza del team, che in Melandri e Davies ha sicuramente due piloti di talento e nella S1000RR una moto di grande valore.
Facciamo il punto della situazione su uno dei team favoriti alla vittoria del Mondiale Superbike 2013, ovvero il BMW Motorrad Goldbet, che ha in Marco Melandri uno dei favoriti a conquistare il titolo, anche se il management non nasconde le proprie speranze sul nuovo acquisto Chaz Davies.
Dopo la conferenza stampa di Monaco di Baviera, in cui BMW ha presentato alla stampa la nuova squadra, sono emersi alcuni punti di interesse sostanziali. Il primo è quello, evidente, della concentrazione delle forze: non più due team, ma uno solo, onde non disperdere energie (e denaro?) e concentrarsi al meglio per ottenere una vittoria mondiale che scaramanticamente non viene citata (vedi l’intervista al Direttore Tecnico Andrea Dosoli) come obiettivo primario, ma a cui BMW evidentemente ambisce. Il Presidente BMW Motorrad Stefan Scheller è stato chiaro “i piloti salgono in moto per vincere”, non per “fare bene” o “cercare di portare a casa il risultato”.
A proposito di piloti, un altro caposaldo della prossima stagione, introdotto dallo stesso Scheller, ma ribadito anche da Dosoli, sarà la assoluta parità e uguaglianza tra le due guide nei box: a Melandri viene tributata la giusta deferenza che merita un campione del mondo, nonché uno dei migliori piloti in circolazione, ma in BMW non ci saranno un numero uno e un numero due. Davies non è un rookie, ha dimostrato di saper andare forte anche con moto non all’altezza di quelle degli avversari ed è quindi comprensibile che si punti parecchio sul suo immediato futuro, che inizierà a Phillip Island.
Melandri è apparso sereno ma combattivo: l’anno scorso ha vinto tanto ed è stata una stagione dai risultati sorprendenti nonostante non fosse partito tra i favoriti e abbia patito grossi problemi di chattering. Sykes è l’uomo da battere, ha detto, ma il ravennate è fiducioso: la spalla è quasi a posto, la moto va forte, le nuove gomme stanno dando buoni risultati nei test.
Davies è l’alter ego di Marco: alto, biondo, serioso. In comune hanno forse una cosa, la determinazione. Chaz è un ragazzo che non si sbilancia (leggi QUI l’intervista), non parla degli altri, non svela i propri traguardi, non ti racconti gli affari suoi, ma sa di avere le carte in regola per essere tra i primi e di poter essere una delle sorprese della prossima stagione.
Dietro ai piloti c’è il team, punto fondamentale di raccordo tra le esigenze di chi guida la moto e chi deve tradurre in pratica queste necessità: Scheller ha tenuto a precisare la qualità degli uomini che lavorano per lui e la fusione ideale tra il “sangue italiano” e l’ingegneria tedesca. Qualcuno l’ha già definito, a parer mio a sproposito, “l’asse italo-tedesco”: chi ha reminescenze storiche ricorderà che quel patto in particolare partiva da basi sbagliate ed era destinato a un grosso fallimento. Qui i presupposti sembrano ben altri…
foto | A&R