Ducati ha festeggiato i suoi campioni in Piazza
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Bologna, domenica mattina, poche auto in giro, nebbia leggera e un cielo cupo: tutto pareva, tranne che una giornata di festa. Avvicinandoci verso il centro della città, le persone aumentavano sempre più, qualche rombo in lontanaza pareva chiamarci per indicarci la strada che si tingeva di rosso man mano che Piazza Maggiore si avvicinava.
La prima immagine, un po curiosa a dir la verità, vedeva un centauro di giallo vestito, in sella alla sua fiammante R6 con colorazioni Camel e 46 stampato sul cupolino, mentre scrutava dalla strada quel che succedeva nella Piazza circondata da stand, e dominata da una grande palco, ancora in allestimento ma con la 1098 Superstock di Niccolò Canepa e una 1098R con accessori ducati performance a scrutare la piazza nel mentre che questa si riempiva di Ducati e giubbotti di pelle.
Nei già citati stand le iniziative fioccavano, dalla guida sicura all’esposizione dei vari team Ducati (come l’Y2K Woman), in attesa del grande spettacolo del pomeriggio, che non ha deluso la marea rossa.
La serata vera e proprio di “Campioni in Piazza” comincia con balletti e il lancio di gadget ad altezza d’uomo da parte delle ragazze degli sponsor, la prima voce della serata è stata quella della Desmosedici GP7, nascosta dietro un telo nero, che ha gasato la folla prima dell’ingresso di Dj Ringo e Jerry Scotti, che senza l’obbligo del politically correct della tv, non ha risparmiato battutine pungenti e satira di prima categoria, dimostrandosi un mago dell’entertainment e un grande conoscitore delle moto di Borgo Panigale e del mondo del motociclismo in generale.
Subito dopo è arrivato a divertire la folla Giuseppe Giacobazzi, il Bolognese e centauro d.o.c. che ci diverte a Zelig, e che questa volta ci ha regalato un monologo sulla Ducati davvero spettacolare.
La musica degli Zero Assoluto ha, poi, invaso la piazza, che ha risposto con rumorosi fischi: nelle grazie dei 30.000 ducatisti ormai c’erano solo gli eroi che erano pronti a salire sul palco, e che non si sono fatti attendere tanto.
Bayliss (standing ovation per lui), Capirossi, Canepa, Stoner (che ha salutato tutta Bologna dall’Australia a causa dell’infortunio), Tardozzi, Domenicali, Suppo, Preziosi, Del Torchio, e pure il Dottor Costa hanno intrattenuto interviste e simpatiche gags, prima di invitare la vera regina della festa, la Desmosedici numero 27 che col suo urlo ha infiammato la folla, e si è meritata minuti e minuti di applausi! La grande festa si è conclusa con una grande ovazione ai team MotoGP e Superbike e una improvvisata gag di Ringo e Di Pillo, che hanno lasciato il posto al concerto di Roy Paci e Aretuska.
Considerazioni d’obbligo vanno rivolte, oltre al grande divertimento che la bella organizzazione ha saputo regalarci, anche alla passione che, chi saliva sul palco, ha saputo trasmettere alla folla che ha risposto con altrettanta passione, così da creare una coesione fra chi sta sopra il palco e chi sotto. Tutti quanti amici, tutti quanti innamorati, tutti quanti ducatisti.