Dani Pedrosa: "fin quando c'è il desiderio di andare avanti c'è spazio per migliorare."
Intervista a Dani Pedrosa, team Honda Repsol, MotoGP 2013
Dani Pedrosa è l’uomo del momento in MotoGP, perlomeno se diamo retta al vecchio adagio “tra i due litiganti il terzo gode” (indovinate chi sono?) e ai tempi dei test ufficiali a Sepang. Il ventisettenne pilota iberico del team Honda Repsol è maturo per una vittoria mondiale nella classe regina, quando si appresta ad affrontare la sua ottava stagione in MotoGP con la “casa dell’ala”, dopo ben 22 vittorie e tre secondi posti in classifica generale. Ancora giovane ma con molta esperienza, dal grande talento e con un’ottima moto: gli ingredienti per un successo ci sono tutti. Yamaha permettendo.
Dani, dopo tre giorni di test hai ottenuto il tempo più veloce, sei felice di come sono andate le cose a Sepang?
“Certo sono felice. Siamo stati in grado di testare la moto di nuovo e fare delle buone analisi, specialmente sugli aspetti generali. questi test sono fondamentali per tutto il resto della stagione. Abbiamo avuto il tempo di mettere a punto quello che volevamo, grazie alle buone condizioni atmosferiche e di girare a lungo. Quindi il risultato finale è assolutamente positivo.”
Come ti senti fisicamente? Ti senti affaticato dopo essere tornato al lavoro?
“E’ normale sentirsi un po’ indolenziti dopo un lungo periodo senza girare in pista. La tipologia stessa di moto sulle quali gareggiamo implica un po’ di problematiche muscolari, soprattutto dopo la lunga pausa invernale, anche se ti tiani in allenamento su altre moto. Non è una questione di resistenza insomma.”
Rispetto all’anno scorso che cambiamenti ci sono stati sulla RC213V?
“La verità è che non abbiamo applicato grossi cambiamenti, abbiamo cercato di aggiustare qualcosa che non ci soddisfaceva del tutto ma in generale cerchiamo di procedere a piccoli passi verso la giusta direzione.”
L’anno scorso hai più volte lamentato problemi di chattering. Avete risolto?
“In questi primi test non ci siamo concentrati sul chattering. Abbiamo cercato più di migliorare i freni e l’ingresso in curva e soprattutto il peso extra aggiunto sulla moto. Le regole sono cambiate e quest’anno abbiamo un motore in meno su cui lavorare, quindi la durata del motore stesso è fondamentale: questo è quello su cui ci siamo concentrati nei tre giorni di test.”
Per il secondo anno consecutivo c’è stato un aumento di per sulle moto. Hai notato la differenza con i tre chili extra?
“Si, è percepibile, specialmente in frenata perchè richiede maggior supporto da parte della moto. Abbiamo cercato di modificare il posizionamento dei pesi per trovare il bilanciamento perfetto, ma ovviamente non vi dirò come, è un segreto.”
Alcuni dei tuoi rivali hanno deciso di simulare una gara a Sepang. Per te era troppo presto?
“Non avevamo pianificato di fare una cosa simile durante i test, erano i primi dell’anno e non ci era ancora bene chiaro il da farsi. Ma sinceramente non credo ci sarebbe stato utile fare una simulazione di gara.”
Ci sono ancora due mesi prima dell’inizio della stagione. Cosa pensi sia migliorabile sulla moto?
“Ovviamente ci sono sempre elementi migliorabili. Cosa che fino ad ieri giudicavi impossibili in pochi anni sono diventate realtà: il desiderio di sviluppare le moto e le idee vanno di pari passo, si può sempre migliorare.”
A fine mese tornerai a Sepang per altri tre giorni di test. Com’è il programma?
Dobbiamo migliorare alcuni aspetti del motore, specialmente sull’elettronica.
Come ti sembra il tuo nuovo compagno, Marc Marquez sulla nuova moto?
“Non ho passato con lui molto tempo in pista, solo due o tre curve, ma mi ha fatto un’ottima impressione: butta giù parecchio la moto e ha fatto ottimi tempi, come in novembre quando era stato a Sepang l’ultima volta.”