Mecatwin - Racer 800
Italia-Inghilterra: ci risiamo, ma con una variante francese, a rendere tutto più pepato.
Prima che l’impero del Sol Levante si installasse, a fare la storia e il mercato della moto erano italiani e inglesi, esagerati motoristi i primi e ruggenti ciclisti i secondi.
Ora, oltre trent’anni dopo, si ha la conferma che i bollenti spiriti non si sono placati: a disseppellire l’ascia di guerra è stata però una mano francese, tanto abile e raffinata, da veder riconosciuta alle proprie moto la garanzia ufficiale Triumph.
Mossa che ha trovato pronto lo sfidante di sempre; Ducati ha di recente messo in listino la serie Sport Classic, talmente ben accolta da stampa e appassionati, dall’essere passata in un amen da prototipo a realtà.
Se sarà, sarà una battaglia dura: difficile staccare gli occhi da questa Racer 800, il cui aspetto dice tutto: una perfetta sintesi del più tradizionalista british style, ma capace di esprimere solidità e affidabilità sconosciute alle inglesi dell’epoca.
Bisogna mettersi in coda, certo e non si sa nemmeno per quando, la produzione è totalmente venduta, anche se in Mecatwin, ci tengono a puntualizzare che la loro politica di limitare le serie, non è una strategia commerciale, ma piuttosto una esigenza industriale.
Tecnicamente basata sulla Bonneville, la racer 800 fa parte di una gamma che va ampliandosi, differenziando i modelli, oppure sottoponendo a trattamenti rivitalizzanti i modelli più racing della casa britannica, come la Thruxton, quì messa a confronto con la vesrione SS di Mecatwin.