Special Triumph Jerolamo by Mr. Martini

Nell’ormai lontano 2002 Nicola Martini, titolare dell’allora Numero Tre Verona, era già affamato di special inglesi, come quelle che oggi si possono ammirare tanto all’interno della concessionaria Triumph Verona di via Tombetta quanto nell’atelier Mr. Martini situato di fronte, che propone special anche su basi motoristiche differenti. In quell’anno 2002 Martini realizzò la Super Cooper, una special su base Triumph Adventurer 900 del ’93, riuscendo a tirar fuori da una moto tutto sommato tranquilla e “customeggiante” in stile americano (derivata dalla Thunderbird) una elegante cafe racer.

Quasi tre anni più tardi la stessa moto subì una seconda trasformazione, diventando Super Cooper Racer, una sportiva neoclassica con una nuova livrea turchese, cerchi in lega da 17”, freni da 320 mm, sospensioni raffinate, scarichi in carbonio, cambio a sei rapporti e altre modifiche tese a enfatizzare l’animo sportivo del suo tricilindrico quattro valvole da 885 cc da 70 cavalli. In questi dieci anni Nicola Martini è stato acclamato dai media e dagli appassionati come uno dei migliori preparatori di moto inglesi e cafe racer in genere, realizzando numerose moto speciali che hanno guadagnato copertine di magazine e premi nei bike show a livello internazionale.

Nel frattempo ha dovuto separarsi dalla Super Cooper, ma ha deciso di costruirne l’erede. In occasione dell’ultimo Motor Bike Expo di Verona ha esposto nel suo stand trasformato in giostra per bambini cresciuti, ben cinque nuove special, tra cui la Jerolamo, che rappresenta un po’ l’insieme di tutte le esperienze e il vissuto di Mr. Martini.

In questo caso la base di partenza non è identica ma simile, così come similitudini si riscontrano nel processo di trasformazione da tranquilla cruiser a pepata racer. Per realizzare la Jerolamo, Nicola è partito da una Triumph Legend TT 900 del 2000 a carburatori, altra variazione sul tema Thunderbird realizzata dalla casa di Hinckley.

La trasformazione riguarda innanzitutto la ciclistica, con l’adozione di un avantreno completo di derivazione Ducati, che comprende cerchio da 17”, doppio disco Brembo Serie Oro da 320 mm con pinze a 4 pistoncini, forcella Showa a steli rovesciati, oltre a una coppia di semimanubri e al faro originale ma cromato. Al retrotreno altro lavoro impegnativo, iniziato ridisegnando completamente la coda, sostituendo il forcellone con quello di una Speed Triple T309 del ‘95, che abbraccia il cerchio da 17” di una Daytona 955 MY2001, dunque con forcellone bibraccio, proseguito alzando il serbatoio sotto il quale è stato posizionato l’impianto elettrico in origine sotto la sella, che ora sembra essere quasi sospesa.

Quest’ultima è artigianale in colore bordeaux con cuscinetto posteriore separato da un’impuntura color crema ed è supportata da un telaietto cromato che dona leggerezza e che accorcia la struttura, quasi a richiamare un’altra creazione di Mr. Martini, la XMr. La verniciatura del serbatoio originale è di un classico colore nero lucido, che contrasta con le cromature ed è stata realizzata dalla Carrozzeria Aerre di Pescantina, fidato fornitore di Martini.

Infine anche l’impianto di scarico Zard 3 in 1 con finitura cromata si adatta perfettamente allo stile della Jerolamo, che in un primo momento era stata pensata con un cupolone stile endurance ma per mantenere la continuità con il pensiero originario, alla fine è stata ultimata nuda. La miglior consacrazione per la Jerolamo è stato il primo premio nella classe Racer & Scrambler del bike Show di LowRide durante il Motor Bike Expo.