WSBK Phillip Island, gara 1: abbuffata Aprilia con Guintoli, Laverty, Fabrizio. Paura per Checa
WSBK Phillip Island, gara 1: abbuffata Aprilia con Guintoli, Laverty, Fabrizio. Paura per Checa
Bella gara d’apertura stagionale nel magnifico scenario australiano di Phillip Island, ma senza storia per il netto, incontrastato dominio delle Aprilia RSV-4, potenti, veloci, equilibrate, oggi straordinariamente efficaci. Merito anche dei piloti che sono stati capaci di non far rimpiangere Max Biaggi, in particolare Guintoli, davvero brillante con una accorta strategia di gara che lo ha portato sul gradino più alto del podio dopo un inseguimento a martello ma senza sbavature.
A rimetterci è stato Laverty, in testa dalla partenza fino a metà gara, che ha rischiato anche di perdere la piazza d’onore, recuperata proprio in un volatone da scintille, relegando Fabrizio in terza posizione. Il romano ha pagato lo scotto di una partenza al ralenty, poi si è buttato nella mischia battendo giri veloci fino ad agguantare la seconda posizione, persa e recuperata più volte negli ultimi due giri fino al rush finale sotto la bandiera a scacchi.
La corsa ha vissuto momenti drammatici, quando a nove giri dal termine, Carlos Checa, nel tentativo di riagganciare la testa della corsa, in forte velocità arriva lungo al tornantino e centra l’incolpevole Melandri. Lo spagnolo della Ducati resta esanime a bordo pista, con i commissari di pista letteralmente in barca. E’ una brutta botta, ma la forte fibra di Carlito sembra scongiurare il peggio, anche se il trauma cranico subito costringe lo spagnolo della Casa bolognese a disertare gara 2.
Tornando alla gara, alla fine dopo varie schermaglie, Davies (Bmw) regola Sykes e Baz (Kawasaki), Haslam e Rea (Honda) e Camier (Suzuki), un po’ sotto le aspettative dopo gli sprazzi visti in prova. Il più battagliero è stato Haslam, per metà gara nel fazzoletto dei piloti di testa, autore di autentiche prodezze fino a che le gomme lo hanno costretto a tirare i remi in barca. La Honda paga in potenza e in velocità di punta e anche la Kawasaki non sembra aver lo spunto da lepre della scorsa stagione.
La Ducati, prima del ko di Checa, pur in lotta per il podio, non è parsa in grado di contrastare la supremazia delle Aprilia. Peccato per Giugliano, appiedato al terzo giro per inconvenienti tecnici della sua Aprilia. Aspettando gara 2.
Phillip Island – FIM Superbike World Championship – Race 1
1. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33’47.109
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33’48.461
3. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 33’48.468
4. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 33’52.811
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 33’52.862
6. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 33’53.878
7. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 33’53.939
8. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 34’05.053
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34’06.261
10. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati Panigale 1199 34’13.666
11. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34’17.414
12. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 34’17.520
13. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34’32.294
14. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 34’35.741
15. Jamie Stauffer (Team Honda Racing) Honda CBR1000RR 34’40.562
16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35’09.839
17. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 35’20.483
RT. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati Panigale 1199 18’28.459
RT. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 18’28.468
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 3’10.979