WSBK Phillip Island, gara due: bis Aprilia, stavolta "solo" doppietta con Laverty davanti a Guintoli. Melandri sul podio
WSBK Phillip Island, gara due: bis Aprilia, stavolta "solo" doppietta con Laverty davanti a Guintoli. Melandri sul podio
Dopo la tripletta-show di gara uno, in gara due l’Aprilia si accontenta di una … doppietta, stavolta con Laverty sul gradino più alto del podio davanti al compagno di squadra Guintoli, mattatore nella prima corsa. La corsa non ha avuto storia, con una bagarre spettacolare ma quasi platonica con il coriaceo Marco Melandri (per altro con la spalla acciaccata causa la botta subita nella caduta di fine mattinata), perché il forte binomio dell’Aprilia ha controllato la situazione, giocando al gatto col topo.
Il pilota ravennate della Bmw, a dire il vero, a sei giri dalla fine ha tentato il colpaccio con una gran staccata al tornantino da impallinare Laverty, il quale ha però subito risposto alla grande con una impressionante progressione, fino al trionfo finale. Siamo solo alla prima puntata di una stagione sicuramente di altissimo livello tecnico e avvincente sul piano agonistico, una puntata di grande valore per l’Aprilia che dimostra ancora di essere la moto da battere, con piloti all’altezza del compito.
Stavolta Fabrizio ha mancato il podio. Il pilota romano, a metà gara, con giri da cardiopalma sull’1’31.5, si avvicinava pericolosamente al duo di testa, con alle spalle Giugliano, altalenante. La sbavatura nell’ultimo giro ha però tolto a Fabrizio, ancora non del tutto affiatato con la RSV-4, l’ultima possibilità del podio, andato al più esperto campione della Bmw. Solo quinto Sykes, staccato di ben 11,5 secondi, poi Giugliano, Cluzel, Rea, Camier, Haslam, impigliato in un incidente al primo giro con Davies e Baz.
Assente Carlos Checa, in ospedale a Melbourne per accertamenti dopo la brutta caduta di gara uno e assente da questo primo appuntamento stagionale anche l’altro pilota della Ducati Badovini, per i postumi della caduta in prova. La Casa bolognese esce così a testa bassa da Phillip Island per la guigne dei suoi due piloti anche se il potenziale dimostrato dalla nuova Panigale lascia ben sperare per il futuro.
Phillip Island – FIM Superbike World Championship – Race 2
1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33’45.938
2. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33’46.356
3. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 33’47.320
4. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 33’48.220
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 33’57.483
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 33’58.446
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34’03.268
8. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 34’03.277
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34’05.824
10. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 34’05.934
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati Panigale 1199 34’13.567
12. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 34’28.747
13. Jamie Stauffer (Team Honda Racing) Honda CBR1000RR 34’28.831
14. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34’30.837
15. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34’43.762
16. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 35’08.512
17. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 34’08.663
RT. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 17’14.862
RT. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R