La Dakar del futuro? Sarà in Sud America
Dakar: una corsa che è un mito, e che quest’anno per la prima volta nella sua lunga storia (dal 1979) è stata costretta ad essere annullata a causa della grande paura di questo secolo, il rischio terrorismo. E dopo un fatto tanto grave ed ecclatante la classica gara africana si ritrova già a parlare di 2009, ed a riguardo sembra ormai certo che la grande carovana di stregati dal deserto si muoverà verso il Sud America.
A dichiararlo sono numerosi organi di stampa, tra i quali figura il sito Autosport.com, secondo il quale la ASO – la società organizzatrice dell’evento – ha già segnato un accordo con una compagnia in Argentina per disputare la grande classica sui territori argentini e cileni. Il tutto ovviamente per allontanare il più possibile il Rally dalle minacce terroristiche che lo hanno stoppato nella sua edizione 2008.
La calda Sud America, con i suoi paesaggi stupendi pieni di montagne e di terra da perdere la testa, sembra del resto poter essere il posto migliore per organizzare una corsa ben simile alla prestigiosa maratona africana. Oltretutto il programma prevede anche il ritorno alla tradizionale partenza il giorno 1 Gennaio, e vede la Dakar del futuro prendere il posto del Rally Raid World Cup di Argentina, il Pampas Rally.
Altre ipotesi hanno preso in considerazione Dubai, ma il percorso sarebbe troppo corto, e la Parigi-Beijing – ipotesi che piaceva a Mitsubishi e KTM – ma le condizioni atmosferiche sarebbero troppo rigide per correre a Gennaio. Oltretutto il viaggio Parigi-Beijing è stato provato quest’anno dall’ex vincitirore dakariano Rene Metge, ma oltre ai costi elevatissimi sono state riportate numerose problematiche.
In merito alla gara di quest’anno ed ai suoi rischi, la ASO ha tentato di far correre i piloti solo in Morocco, ma con i terroristi vicini al confine della Mauritiana la cosa diventava troppo rischiosa: con un bivacco notturno di 1500 persone le consequenze potevano essere inimmaginabili.
Ma ora si volta pagina e si pensa al futuro, e siamo convinti che anche un cambio così epocale di territorio riuscirà a scalfire lo spirito della mitica maratona africana.
via | Autosport