Su la visiera: Rossi e Lorenzo come Alonso e Hamilton?
Inauguriamo con questo post la nuova rubrica “Su la visiera“, pensieri, opinioni su un argomento del giorno.
Prendiamo quindi spunto dall’articolo uscito su Datasport per affrontare un tema che di sicuro alzerà il minimo alla già movimentata MotoGP. Anzi, lo sta già alzando, visto che i giornali spagnoli sono già conviniti che la nuova coppia Yamaha rischia la classica sindrome da “due galli in un pollaio”.
Ed il tema è di quelli che hanno fatto la storia delle corse: il team Yamaha quest’anno si presenta ai nastri di partenza con una coppia di piloti veramente d’eccezione, visto che ad affiancare Valentino Rossi – il campione, la leggenda della MotoGP – è arrivato per l’appunto il giovanissimo e combattivo Jorge Lorenzo. Che è tutto tranne che un tranquillo pilota ragioniere come poteva essere quel Colin Edwards che c’era prima al suo posto.
Tanto che il paragone con quanto visto il Formula1 tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton lo scorso anno diventa un qualcosa di fin troppo facile: ora che Rossi non ha più il suo “fido scudiero” tutto sembra indicare come molto probabile una fortissima competizione in casa con il talentuoso spagnolo. In Spagna non si parla di altro, ma è anche vero che gli spagnoli questa tendenza – seppure giustifiacata – hanno dimostrato di sentirla particolamente. Ma il dubbio rimane: sarà guerra?
In realtà che capiti una simile eventualità già dalla stagione 2008 è piuttosto difficile. Innanzitutto perchè i due sono divisi da un pacchetto tecnico che renderà i confronti si interessanti ma anche “falsati”, e poi perchè Lorenzo per quanto bravo quest’anno dovrà sicuramente dedicarsi più che altro ad imparare i segreti delle potentissime 4 tempi.
“Para fuera” infatti per il momento ha messo da parte un poco della sua sfrontataggine (che ci piace molto) uscendo allo scoperto solo per dichiarazioni da perfetta matricola – “Valentino è il migliore, il pilota piu’ completo, quasi perfetto. Una persona simpatica che sa trasmettere le sue emozioni al pubblico” – ma è anche vero che già in passato lo spagnolo non aveva mai nascosto la sua ammirazione per il tavulliese e per i suoi modi di fare una volta levato il casco (ed ai quali lui spesso si è anche ispirato per i suoi successi).
Ecco perchè riteniamo che in fondo veri motivi per una guerra in casa non ce ne siano. E anzi ci piace credere che quello che ci sarà sarà solo una sana e divertente competizione (e ben venga!), ma onestamente tutto questo bisogno – più che altro mediatico – di una guerra tra i due piloti non lo vediamo. Non dimentichiamoci infatti che queste situazioni sono proprio i media i primi a buttare continuamente benzina sul fuoco, e visto che sia Rossi che Lorenzo sono prima di tutto due ragazzi intelligenti, loro stessi sanno quanto sarebbe sconveniente giocare alla guerra in casa.
E dirò di più, posto che le Bridgestone dovrebbero continuare a funzionare alla grande, a mio modo di vedere le cose la preoccupazione più grande è quella che piuttosto Lorenzo potrebbe ritrovarsi in una situazione sfavorevole – guardando si con invidia Valentino a quel punto – ma più che altro correndo seriamente il rischio di vedere il suo debutto rovinato da un pacchetto tecnico non vincente.
E questo sarebbe veramente l’unico, vero, grande peccato di una stagione che si annuncia quanto mai bella e combattuta. Speriamo solo che Yamaha quest’anno abbia azzeccato la moto, e che l’unica vera guerra della MotoGP, quella dei pneumatici – quest’anno conosca una grande equilibrio di forze in campo. Per far si che vinca il migliore.