Faster- Il film della Motogp (e di Hopkins)

Di Ruggeri
Pubblicato il 15 dic 2005
Faster- Il film della Motogp (e di Hopkins)



Faster è un film/documentario che ruota attorno al mondo della classe regina del motociclismo.
Badate bene che non ho scritto motogp: in effetti Faster è stato girato nell’epoca di transizione dalla classe 500 alla motogp, e racconta con un taglio molto moderno e stilisticamente interessante le vicissitudini dei campionati 2001 e 2002.
Poiché sono un animo critico cercherò di sottolineare prevalentemente i difetti: il primo è che è un’opera, nel bene e nel male, squisitamente made in usa. Ciò si traduce in una ricerca verso la spettacolarizzazione più che verso il rigore narrativo; è ad esempio palese e mal riuscito il tentativo di glorificare un giovane e talentuoso outsider statunitense, del quale si descrive in maniera puntigliosa vita, carriera e (futuri) successi: questa persona è Gary Hopkins; pilota sicuramente valido ma incentrare metà del film su di lui è a dir poco… Una forzatura.

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Soprattutto alla luce del fatto che, altra piccola pecca del film, non viene mai citato, neppure indirettamente, Kato, quasi che se ne sia voluta pudicamente nascondere l’esistenza (e, di riflesso, la tragica fine) perché contraria allo spirito dell’opera o forse perchè, in realtà, il vero outsider del 2002 era proprio Kato.
Ciononostante nel corso del film si parla molto della pericolosità insita nella gare, tra l’altro vi sono bellissimi spezzoni “d’epoca” del confronto SchwantzRainey (quest’ultimo finito su una sedie a Rotelle in seguito ad un incidente a Misano nel ‘94) a maggior ragione stride la mancanza di qualsiasi accenno al fuoriclasse giapponese prematuramente scomparso, che addirittura non appare in nessuna scena di gruppo.
La pecca principale di Faster è che manca in effetti di una sua anima specifica: proprio questo essere a cavallo tra documentario e film fa si che non prenda mai una direzione precisa, per cui si alternano interviste “volanti” ai vari campioni di oggi e ieri (tra gli altri ritroviamo Sheene, Roberts Sr, Doohan), immagini del passato, discorsi sulla rivalità tra piloti e resoconti più o meno precisi delle gare.

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Anche in questo ci sono delle incoerenze: vengono descritte con minuzia gare poco significative, quali Suzuka 2002, mentre si dedica un frettoloso montaggio sotto forma di clip a confronti ben più entusiasmanti (ad esempio: Mugello 2001), per contro le prove di Hopkins A Valencia, nel corso delle quali la Yamaha provò a verificare il rendimento di una particolare carena sulla YZR 500, sono montate in maniera da apparire forzatamente entusiasmanti e spettacolari ed occupano un lunghissimo quarto d’ora.
In fondo Faster è più un film pensato per la massa che non per gli appassionati veri e propri, i quali comunque troveranno di che divertirsi, soprattutto se fan di Hopkins.
Si tratta comunque di un’opera unica nel suo genere, assai ben montata anche se carente, o meglio imprecisa, nei contenuti.
Ultima nota: se vi interessa dovete ordinarlo negli Stati Uniti, perché in Europa non è mai uscito ufficialmente.

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