MotoGP: bene Stoner, Melandri in ripresa

Di Gianni C.
Pubblicato il 30 gen 2008
MotoGP: bene Stoner, Melandri in ripresa

Primo dei tre giorni di test australiani (qui la gallery) molto positivo per il Team Ducati Marlboro. Casey Stoner e Marco Melandri hanno approfittato delle favorevoli condizioni climatiche presenti a Phillip Island per migliorare il proprio setting da gara.

Il centauro di casa (73 giri in totale) ha effettuato 29 tornate con i nuovi pneumatici Bridgestone girando costantemente sull’1’30. Davvero niente male! Il ravennate ha preferito concentrarsi sulla messa a punto di base riuscendo finalmente a risolvere alcuni dei problemi che da tempo lo affliggevano.

Con le modifiche apportate a motore e telaio Marco è riuscito ad ottenere un confortante 1’30.869 fatto registrare con pneumatici 2007: “Finalmente sento che sto guidando la moto piuttosto che farmi portare da lei” – ha dichiarato il venticinquenne di casa Ducati.

“Sapevamo che a Phillip Island sarebbe andata meglio e così è stato. Il feeling è stato buono fin dai primi giri grazie anche alle cose che avevamo capito nei test precedenti. Siamo riusciti a trovare un buon set up di base che l’ha resa più maneggevole in curva e meno nervosa.

Sono contento anche se non siamo ancora al 100%. Abbiamo infatti in programma altre prove sulla distribuzione dei pesi e vogliamo continuare a lavorare sull’elettronica per migliorare ulteriormente l’erogazione della potenza. Domani cominceremo anche i test di gomme.”

Le parole del Campione del Mondo Casey Stoner (miglior crono in 1’30.178): “Oggi è andato tutto molto bene. Ho trovato un ottimo feeling con la moto e con le nuove Bridgestone. Abbiamo fatto un bel passo in avanti anche grazie ad alcune modifiche all’anteriore.

In questo modo la moto è più stabile, migliorando nel contempo anche un po’ la trazione, tanto che il mio miglior tempo è arrivato senza spingere al limite e con una gomma che aveva già 17 giri.

Alla fine la spalla mi faceva un po’ male perché questa pista, piena di curve veloci, richiede una guida molto fisica ma mi sento comunque meglio che in Malesia.”

via | Ducati.com

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