Buon Natale?
E’ con un certo imbarazzo e rinnovato sconcerto che ho letto l’editoriale di fine anno di Paolo Sesti, Presidente della FMI, sulle pagine di Motitalia di Dicembre, segnalato dal nostro amico Paolo Rossi.
Nessun accenno polemico contro i maltrattamenti cui sono stati sottoposti i motociclisti, grazie alla Legge 168/2005 e alle innumerevoli ingiustizie che le fanno da contorno (vedi patentini, ecc., ecc.).
Nessuna richiesta di porre rimedio almeno alla clamorosa sufficienza con cui i nostri governanti hanno rimandato il problema, disertando il voto del Decreto 184.
Nessuna promessa di farsi sentire, nessun prorposito per il nuovo anno in tal senso, ma solo tanto, paralizzante formalismo; eccone qualche stralcio:
“…Auguri al senatore Bobbio, perché capisca di avere davvero esagerato, promuovendo la Legge 168…”
E poi ancora: “…(auguri) alla società Autostrade, che ha concesso l’uso del Telepass ai motociclisti. In attesa che il Governo accetti di ripensare alle tariffe riservate alle due ruote…”
E infine: “…Auguri a tutta la struttura FMI, ai Comitati Regionali, ai Moto Club, ai Funzionari, ai Dirigenti e ai Tesserati, ringraziandoli per la dedizione, l’entusiasmo, la fantasia che mettono tutti i giorni nell’attività federale.
Auguri a tutti gli italiani che si divertono in moto. Perché possano continuare a farlo con piacere, in pace ed in sana allegria…“
E proprio quì mi soffermerei Presidente, è proprio sicuro che sia facendo niente, se non una serie di auguri a destra e a sinistra, che si preserverà il piacere di andare in moto?
E poi, non è forse il caso che i vertici della federazione che rappresenta i motociclisti la smettano di definire l’andare in moto come un semplice divertimento, e comincino a lottare perché il motociclismo sia classificato come scelta di coscienza, oltre che di piacere e la moto come strumento essenziale al contenimento del traffico?
In attesa di risposte che non mi attendo da lei, faccio anch’io i miei auguri ai motociclisti, ma di buon anno, però; un anno con qualche diritto in più e qualche 168/2005 e relativo teatrino, in meno.