Intervista con Conor Cummins a Motodays

Il mitico Ace Cafe, storico locale londinese che ha visto svilupparsi negli anni Sessanta la moda delle cafe racer e dal 1997 è stato riportato in vita da Mark e Linda Wilsmore, è sempre più presente anche agli eventi italiani, grazie all’interessamento di Giovanni Battista “Giamba” Panigada, titolare del motolavaggio Motosplash di Milano e grande appassionato di moto inglesi e cafe racer. Agli ultimi Motodays di Roma, nel padiglione 7, c’era quindi un ampio spazio dedicato a tutto il merchandising ufficiale Ace Cafe, accompagnato anche da esclusivi esemplari di Brough Superior.

Ospite dello stand anche il pilota britannico Conor Cummins, con il quale abbiamo fatto una chiacchierata. Quando si nasce all’Isola di Man il destino sembra segnato e se si è figli di un pilota allora rimangono davvero pochi dubbi su quello che sarà il proprio futuro. Conor è un ragazzone di 26 anni di due metri d’altezza e fin da piccolo ha visto le gesta dei piloti del Tourist Trophy.

Ha iniziato correndo in pista ma il richiamo delle corse su strada ha preso il sopravvento. Tra i suoi record personali figurano quello di “Fastest Newcomer“ alla North West 200, alla Southern 100 all’Isola di Man e la vittoria all’Ulster Grand Prix, sempre nella categoria Newcomers, titoli ottenuti già nell’anno del suo debutto, avvenuto nel 2006.

“Sono nato all’Isola di Man e anche mio padre Billy ha sempre corso in moto: quattro anni fa ha sfiorato la vittoria al TT Senior, mentre io quest’anno potrò finalmente tornare in gara dopo il brutto incidente del 2010. E’ la prima volta che vengo in Italia e sono molto colpito da Motodays perché non avevo mai visto moto così diverse tutte insieme: qui si trovano i modelli da competizione ma anche le moto storiche e le Cafe Racer. E il pubblico è molto caloroso”.

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L’incidente a cui Conor fa riferimento è stato davvero spaventoso. Per darvi un’idea guardate il filmato. In seguito alla caduta Conor si è fatto due mesi d’ospedale e dopo otto settimane riusciva a malapena a camminare per un metro. La sua forza di volontà e l’aiuto di tanti amici l’hanno fatto però presto tornare in sella.

Dopo un 2011 passato in riabilitazione, un secondo incidente alla North West 2012 gli ha causato un infortunio alla mano che gli ha precluso le possibilità di partecipare al TT di quell’anno, ma per il 2013 Conor si presenterà più combattivo che mai. Conor è anche testimonial Dainese e AGV per la sicurezza in pista e per uno abituato a correre tra i muretti l’abbigliamento protettivo è sicuramente al primo posto.

Con lui a Roma c’era anche Bill Gordon, titolare di Red Torpedo, azienda di abbigliamento casual con sede a Glasgow, che vede tra i suoi testimonial anche i piloti Guy Martin, John Mc Guinness, Josh Brookes e Carl Fogarty. Bill con il marchio Red Torpedo cura l’immagine di Conor al di fuori delle corse con l’abbigliamento casual.

“Dopo il terribile incidente che ha avuto al TT, quello che mi ha impressionato di Conor più della sua ripresa fisica è stata la sua voglia di ricominciare. Con lui c’è un rapporto di amicizia e stima reciproca, prima che di lavoro. Conor utilizza il nostro abbigliamento nel tempo libero e ci dà importanti suggerimenti sia sul look che sulla vestibilità”.

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Recentemente Conor ha firmato un contratto con il team Milwaukee Yamaha per tutto il 2013. Le gare che lo vedranno protagonista nel 2013 saranno, oltre al TT e alla North West, anche il Bol D’or francese, che sarà la sua prima gara internazionale. Conor ha già iniziato i test della sua nuova Yamaha sui circuiti inglesi di Donington Park e Brands Hatch. In bocca al lupo Conor!

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