Confederate Motorcycles assume Pierre Terblanche

Era da qualche tempo che non sentivamo parlare di Pierre Terblanche, rinomato designer sudafricano ‘allievo’ del genio Massimo Tamburini e padre di diversi modelli Ducati tra cui la prima generazione di Multistrada e Hypermotard, Supermono, MH900e, Sport Classic e – soprattutto – della controversa supersportiva 999 (e della sorella 749), moto per la quale furono versati fiumi di parole e di inchiostro negli anni a metà dello scorso decennio in quanto forse troppo ‘distante’, ai tempi, dal capolavoro 916–996–998 firmato Tamburini.

Le ultime notizie su Terblanche lo davano alle dipendenze della rinata Norton dopo il discusso divorzio dal Gruppo Piaggio, per il quale aveva disegnato alcuni interessanti concept MotoGuzzi che non hanno però mai visto la luce. Già lo scorso anno si erano diffuse alcune voci che volevano Terblanche in procinto di lasciare la casa inglese a causa delle difficoltà nell’avviamento di una propria produzione, ma la conferma definitiva è arrivata solo in queste ore.

Terblanche infatti sta per partire per gli Stati Uniti, dove lavorerà alle dipendenze di Confederate Motorcycles in qualità di nuovo responsabile dello Sviluppo Prodotti. La comunicazione ufficiale dell’accordo è arrivata dallo stesso costruttore dell’Alabama, noto per le sue originali ed ‘esotiche’ moto stradali, e non vi è dubbio che l’unione tra l’estro creativo di Terblanche e l’innata ‘voglia di osare’ di Confederate potrà portare alla creazione di modelli decisamente interessanti. Seguono i commenti all’annuncio di Terblanche e del fondatore e CEO di Confederate, H. Matthew Chambers.

Pierre Terblanche:

“Come designer, ho ammirato Confederate da lontano per lungo tempo, osservandoli produrre una serie di motociclette veramente innovative e originali. Era un’opportunità troppo buona per lasciarsela scappare: essere coinvolto nella crescita dell’azienda mentre espande la sua produzione senza perdere un briciolo del suo carattere unico. Dopo aver lavorato per grandi aziende in cui devi fare una riunione ogni volta che vuoi aggiungere un bullone o una rondella, con Confederate ci sarà quella vera libertà creativa per fare un grande lavoro di design in un ambiente libero e non strutturato”.

“Sto già assaporando l’idea di avere l’uomo che prende le decisioni importanti nel suo ufficio dall’altro lato della fabbrica dove lavorerò io. Inoltre, quando si tratta di ‘business’, gli americani hanno un rinfrescante atteggiamento ‘can-do’ [‘si può fare’] per cui il bicchiere è sempre mezzo pieno, e la gente qui nel Sud è estremamente cordiale, aperta e cortese. Lavorare qui mi riporta ai miei inizi in Sud Africa, dove si continua ad andare avanti fino a che si ottenegono le cose. Credo davvero che nel giro di un paio d’anni ci saranno alcuni grandi prodotti Confederate là fuori, perché questa è un’azienda veramente creativa focalizzata sul fracassare la barriera invisibile delle convenzioni.”

H.Matthew Chambers:

“Terblanche è un ribelle per natura, che non è mai soddisfatto dello ‘status quo’, e questo è fondamentale per l’avanzamento dell’idea di design ‘iconoclasta’ portata avanti da Confederate. E’ anche spaventosamente intelligente, ferocemente coraggioso e senza peli sulla lingua, e questi – almeno per quanta riguarda Confederate – sono pregi.”