Yamaha chiude in anticipo il test di Austin, Rossi: "Siamo un po' indietro"

Leggi le dichiarazioni di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo dopo il secondo giorno di test MotoGP sul nuovo tracciato di Austin, negli USA.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 14 mar 2013
Yamaha chiude in anticipo il test di Austin, Rossi:


Quando mancavano ancora un paio d’ore abbondanti alla chiusura del secondo dei tre giorni di test ad Austin, il team Yamaha Factory Racing ha diramato un comunicato con il quale ha ufficializzato il termine del proprio impegno sul nuovo circuito texano. Secondo quanto dichiarato dal team dei tre diapason, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi erano già riusciti a raccogliere tutti i dati richiesti nel corso delle prime due giornate, motivo per il quale il non è necessario che i due scendano di nuovo in pista nella giornata conclusiva.

Il Team Yamaha Factory ora tornerà in Europa e si riunirà al resto del paddock della MotoGP il prossimo 23 Marzo in occasione dei prossimi test ufficiali IRTA di Jerez de la Frontera. Come detto, i seguenti commenti dei piloti sono stati comunicati ad un paio di ore di distanza dalla chiusura del test, anche se poi sia Lorenzo che Rossi hanno limato solo qualche decimo alle loro prestazioni antecedenti. Questa l’analisi del campione pesarese:

“Il feeling con la pista è migliorato oggi. Abbiamo iniziato a lavorare sulla moto per migliorare nei punti problematici, in particolare nelle tre frenate ‘dure’ in cui è importante avere una buona stabilità. Inoltre è molto importante avere grip sul bordo della gomma lungo il tornante per avere poi velocità in rettilineo. Sembra che quì sia possibile fare una grande differenza nelle parti lente qui: la chicane della Curva 2 è molto tecnica e difficile perchè è cieca, e devi andare un pò a memoria.”

Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2
Test MotoGP Austin 2013 - Giorno 2

“Passo dopo passo siamo migliorati molto rispetto a ieri, ma siamo un po’ indietro rispetto agli altri e quindi abbiamo bisogno di migliorare in tutte le sezioni. L’obiettivo era quello di venire qui e cercare di capire la pista per essere pronti per la gara. I nostri concorrenti sono in grado di accelerare più velocemente di noi in uscita dal tornante perchè hanno più aderenza sul margine rispetto a noi, quindi è questo l’aspetto su cui dobbiamo lavorare. Nelle parti scorrevoli invece non siamo poi così male.”

“La pista è buona, in classico stile ‘Tilke’ [Hermann Tilke, architetto tedesco che ha disegnato diversi circuiti internazionali], mi piacciono le parti veloci, in particolare la Curva-2 e la Curva-10. Ci sono molte frenate brusche ed è molto larga, e questo è buono per i sorpassi. Anche il curvone a destra prima delle ultime due a sinistra è bello. diritto molto prima che gli ultimi due sinistre è anche un bene. E’ divertente e non fa troppo caldo come a Sepang, quindi è un buon posto per farci una gara di moto.”

Più o meno dello stesso tenore le considerazioni del Campione del Mondo in carica della MotoGP, Jorge Lorenzo:

“Mi sono trovato meglio oggi, soprattutto nell’ultimo ‘run’ prima della pausa pranzo: abbiamo cambiato l’assetto della moto e abbiamo migliorato di alcuni decimi avvicinandoci ai piloti più veloci, ma non tanto quanto vorremmo. All’inizio le sospensioni erano troppo morbide: abbiamo cambiato e ha funzionato. Credo che questi due giorni siano statu sufficiente per ottenere una buona idea del set up e dello stile di guida che servono per questa pista. Ai fans piacerà la MotoGP qui, sarà un grande spettacolo.”

“Abbiamo provato diversi set-up, non parti nuove. Abbiamo solo giocato con il set-up, lavorando su sospensioni e forcella, e nell’ultima uscita sono migliorato di mezzo secondo con le nuove impostazioni. Non abbiamo ancora abbastanza grip al posteriore, e quindi non possiamo piegare con la giusta fiducia. E’ per questo che siamo più indietro rispetto a Sepang.”

“Ad ogni giro sto adattando un poco il mio stile di guida alla pista: sul rettilineo principale tocchiamo i 340 km/h, che è una velocità strabiliante, e quando si deve frenare e tirare su il casco il vento è molto forte, per cui è difficile rimanere stabile”.

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