Test MotoGP: Marquez e Pedrosa, i trionfatori di Austin
MotoGP Test Austin 2013 Day 3, Marc Marquez e Dani Pedrosa, migliorano ancora i tempi
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Certo, nel terzo giorno di test al Circuit of the Americas è mancata la sfida e senza le Yamaha di Rossi e Lorenzo a infastidire l’attuale predominio Honda l’emozione non è stata paragonabile a quella dei primi due giorni, quando man mano che si susseguivano i tempi in pista si potevano vedere i piloti delle due squadre scendere progressivamente sotto sempre nuove soglie cronometriche.
Comunque, dopo i test privati di Austin, il verdetto è chiaro Marc Marquez e Dani Pedrosa, del team Honda Repsol sono, al momento, i piloti più in forma della MotoGP 2013: il giovane iridato 2012 sta confermando di essere un talento puro e il suo 2’03.281 (anche se probabilmente in gara verrà battuto), è ora il punto di riferimento del circuito per tutti i piloti della classe regina. Lo segue, staccato di 6 decimi, con 2’03.898, Pedrosa: in tre giorni i due spagnoli sono migliorati di oltre 5 secondi (tenendo comunque presente che i tempi del Day 1 sono da considerare come puramente “conoscitivi” del tracciato).
Innegabile e giustificata soddisfazione per i due, che si presenteranno ai test ufficiali di Jerez come la squadra da battere, ma anche, come sempre, molta umiltà e pacatezza nelle dichiarazioni. Ecco il commento di Marc Marquez:
“Quest’ultimo giorno è stato ottimo per me: fin dall’inizio ho avuto lo stesso feeling con la moto di ieri e specialmente in mattinata abbiamo iniziato a provare alcuni setting tecnici per la prima volta e abbiamo trovato grossi miglioramenti. Nel pomeriggio abbiamo provato una simulazione di gara, ma alla fine abbiamo speso gran parte del tempo a lavorare sull’elettronica. E’ stato importantissimo venire qui e fare test dove correremo il secondo GP della stagione: è un tracciato molto fisico, specialmente nel primo settore, ma alla fine ora conosciamo meglio degli altri la pista e abbiamo quindi una buona base di partenza.”
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Anche Pedrosa è conscio del vantaggio che questi tre giorni potrebbero significare il 21 aprile:
“Dopo la prima uscita della mattinata ho iniziato a provare dolore al collo ma non so da cosa sia stato provocato, ma ho deciso fosse meglio non fare troppi giri. In generale comunque tutto è andato bene, abbiamo fatto 3 giorni di test molto buoni e sono molto felice di essere venuto qui, perchè siamo stati in grado di fare molti giri su questo circuito pieno di difficoltà. Ci sono punti con staccate molto dure, oppure curve cieche, quindi era importante fare esperienza. Non abbiamo potuto provare molto in termini di setting perchè non conoscevamo la pista e l’asfalto non era al 100% con così pochi piloti a correrci, ma abbiamo comunque fatto miglioramenti, tenendo presente che abbiamo provato solo le gomme morbide. In generale vorrei ringraziare la Honda per lo sforzo fatto per mandarci qui, ma direi che ne è valsa la pena.”
Piccoli problemi fisici anche per Bradl il tedesco del team LCR Honda, che in questi giorni ha dimostrato di essere in grado di tenere quasi il passo dei quattro top rider del mondiale:
“Durante la notte ho iniziato ad avvertire un dolore acuto alla mano sinistra e stamattina al mio risveglio era insolitamente gonfia. Per questa ragione non ho dato il meglio di me oggi; non era semplice in frenata e nelle curve a sinistra e, con la squadra, abbiamo preferito cancellare la simulazione di gara del pomeriggio. Tuttavia ho portato avanti la messa a punto migliorando la stabilità in frenata e provando anche dei nuovi pneumatici a mescola dura sia anteriori che posteriori. Tutto sommato questo test ci è stato molto utile per studiare e capire questa nuova pista e per accumulare Km in sella a questa moto in vista della prima gara”.