Dani Pedrosa: "ora i test a Jerez, poi saremo pronti per il GP in Qatar"

MotoGP: video intervista a Dani Pedrosa del team Honda Respsol dopo i test di Austin e prima delle prove ufficiali a Jerez

Di Francesco
Pubblicato il 18 mar 2013
Dani Pedrosa:

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Completati con ottimi risultati i test privati al “Circuit of the Americas” di Austin, per Dani Pedrosa è già ora di guardare al prossimo futuro e alle prove ufficiali MotoGP, che lo attendono col Repsol Honda Team la settimana prossima (dal 23 al 25 marzo) sul circuito di Jerez, in vista dell’atteso avvio di stagione previsto in Qatar per il 7 aprile (guarda il calendario). Ma prima del prossimo impegno il pilota spagnolo ha rilasciato qualche dichiarazione sul nuovo circuito statunitense.

Dopo anni passati sempre sugli stessi circuiti, provare un tracciato completamente nuovo è una ventata di freschezza?

“E’ una tipologia di tracciato completamente diversa dagli altri, con un layout in stile molto Formula 1. E’ difficile adattare la moto ad alcune curve molto particolari, ma ad ogni modo siamo stati in grado di fare molti giri e abbiamo notato che è una pista diversa da quelle europee a cui siamo abituati.”

Quali sono le caratteristiche del tracciato?

“L’asfalto è nuovo e in buone condizioni. Le curve sono un po’ strane, specialmente i tornanti che sono molto stretti. Noi piloti non siamo abituati a questo tipo di curve con questi angoli pronunciati e le moto ovviamente non curvano allo stesso modo delle auto, quindi è difficile trovare traiettorie ottimali, ma cercheremo di adattarci al meglio.”

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Il Circuit of the Americas ricorda quello di Shangai?

“Non del tutto. Shangai ha più curve tonde, ha solo un tornante stretto, le altre curve sono più dolci”

Qual’è la parte più divertente del circuito?

“Penso che la parte più divertente sia il curvone a destra con più angoli, lì è dove mi sono divertito maggiomente, dove si può scivolare via bene ed entrare a velocità sostenuta.”

Alcuni tracciati sono conosciuti come “circuiti Honda” o “circuiti Yamaha”: possiamo dire che questa pista favorisca maggiormente uno dei due tema?

“E’ difficile da dire, abbiamo fatto solo una sessione di test e non sappiamo cosa succederà durante il GP.”

Negli ultimi anni non è stato usuale correre su nuovi circuiti, l’ultima volta è stato con Silverstone nel 2010. Come affronti questi casi particolari e come ti prepari ad affrontare un circuito da 0?”

“Il lavoro consiste nel andare in pista e portare la moto sul tracciato. Solo facendo giri su giri si impara a conoscere il circuito e le curve. All’inizio non si spinge più di tanto, perchè è necessario vedere com’è il grip dei pneumatici e se magari si sta utilizzando una mescola troppo dura o troppo morbida. Bisogna anche calcolare la lunghezza dei rettilinei per utilizzare i rapporti giusti sia per questi che per le curve. A quel punto si può iniziare ad andare forte.”

La prossima settimana avete l’ultimo test prima della stagione, stai facendo il count down?

“Non manca molto all’inizio della stagione ma prima abbiamo il test a Jerez che è molto importante. E’ un tracciato che conosciamo molto bene e dove mi piace molto correre. Dopo di quello avremo finalmente qualche giorno di riposo per arrivare pronti e riposati al primo GP dell’anno.”

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