MotoGP, Marquez: "Ad Austin ho cominciato a divertirmi"
Interessante video-intervista al baby fenomeno della Honda dopo il trionfale test MotoGP di Austin: guardalo quì.
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Sin da quando è salito per la prima volta sulla sua nuova Honda RC213V, il Campione del Mondo in carica della Moto2 Marc Marquez non ha ancora smesso di stupire il paddock e gli appassionati della MotoGP. La progressione del nuovo pilota del team Honda Repsol è culminata nel test di Austin della scorsa settimana, un circuito nuovo per tutti dove il 20enne spagnolo è risultato il più veloce in tutti e tre i giorni del test ‘mettendo in fila‘ i principali aspiranti al titolo mondiale 2013: il ben più esperto compagno di squadra Dani Pedrosa ed i portacolori di Yamaha Factory Racing, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi.
Proprio in occasione delle prove sull’inedito Circuito delle Americhe, il brillante Rookie di HRC ha rilasciato un’interessante intervista oggi riproposta dai canali ufficiali del team:
Sei stato estremamente veloce nei test pre-stagionali fino ad oggi: come valuteresti quello che hai fatto fino ad ora in MotoGP?
“Il primo test è quello dove si impara di più, in cui tutto è nuovo. Mi riferisco soprattutto alla Malesia, perchè a Valencia avevo messo insieme solo pochi giri. Ad Austin conosco già la moto un po’ meglio. Senza un set-up di base bisogna lavorare molto di più e, anche se è più difficile per il pilota, alla fine è in questa situazione che si impara molto di più. La verità è che in quest’ultimo test ho imparato molto, conoscendo meglio l’elettronica.”
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Ad Austin ti sei piazzato in cima alla graduatoria dei tempi: ti sei preparato per questo test in modo specifico?
“Ho visto alcuni video della gara di Formula 1, alcuni video ‘on-board’ e cose simili, ma quando si scende in pista sul serio è sempre completamente diverso. Avevamo fatto anche un paio di giri in scooter, ma credo che la chiave sia stata affrontare questo test con un molta calma, specialmente all’inizio, quando si cercano le traiettorie migliori. Abbiamo programmato il tutto molto bene. La pista mi è piaciuta subito e mi sono adattato immediatamente ad essa, e questo era importante. Penso che quando ci sarà la gara tutti i piloti avranno una base su cui lavorare. Questi tre giorni sono stati un po’ ‘fasulli’, in realtà saremo tutti molto più vicini.”
Ti saresti aspettato di firmare il tempo più veloce di questo test? Cosa vuol dire per te? Che si può venire qui ‘da debuttante’ ed essere comunque il più veloce?
“Naturalmente questo risultato è stato meglio di quanto mi sarei aspettato. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà, senza aspettarci di andare sempre così bene, soprattutto perchè si è trattato di una pista nuova. Alla fine dei conti, tutti i circuiti del Campionato del Mondo sono posti in cui tutti gli altri hanno guidato per anni con queste moto: hanno esperienza e una base solida, ma per me tutto questo sarà nuovo. Su un circuito nuovo come questo mi sono adattato bene, e questo è incoraggiante.”
Quali sono le più delicate parti della pista, e dove riesci a guadagnare tempo?
“Questo circuito è diviso in due: penso che la prima parte, quella con le chicanes, è quella dove si può fare la differenza. Penso che questa sarà la zona decisiva anche per la gara, perchè è fisicamente stancante e richiede costantemente molta forza. Il settore finale è difficile, soprattutto le tre curve consecutive a destra: si può guadagnare o perdere molto tempo anche lì.”
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Pensi che vedremo molti sorpassi in gara?
“Sì, è una pista con molti punti dove è possibile sorpassare. Sarà bello da vedere per gli spettatori, soprattutto nell’ultimo giro.”
C’è un circuito in particolare su cui non vedo l’ora di correre in MotoGP?
“Certo, le gare di casa: sono quelle che ti emozionano di più. Ogni pista con il pubblico amico è sempre speciale, ed è fantastico guidarci”.
All’inizio dicevi che era la moto che guidava, non tu. Adesso sei tu al comando?
“Sì, poco a poco. Quì ho iniziato a divertirmi di più sulla moto, sono più ‘sciolto’. Ci sono ancora momenti in cui mi irrigidisco, ma non credo che l’essere più o meno rigido in sella faccia davvero la differenza tra l’andare più veloce o più lento. Guidare ‘sciolto’ mi permette solamente di essere più continuo e di usare maggiormente il mio peso corporeo quando le gomme si consumano. Qui, in particolare alla fine del secondo giorno e per tutto il terzo giorno, mi sono sentito molto bene.”
Quali sono i punti di forza della Honda RC213V, li conosci meglio ora?
“I punti di forza della Honda li conoscono più o meno tutti: accelerazione, curve lente e frenata. Penso che i circuiti con diversi stop-and-go saranno quelli dove saremo più avvantaggiati.”
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