Moto2/Moto3: Dunlop inserisce i sensori Tag RFID nelle gomme
Dunlop, forniture unico delle gomme per Moto2 e Moto3, ha iniziato l'utilizzo di un sistema con chip RFID per il monitoraggio della loro prestazione: leggi il report.
L’espansione dell’elettronica nel mondo del motocilismo sportivo è in procinto di fare un’ulteriore passo in avanti: Dunlop, forniture unico delle coperture per le classi Moto2 e Moto3 del Motomondiale, ha diffuso oggi un comunicato stampa ufficiale con il quale conferma l’intenzione di dotare i pneumatici di entrambe le ‘classi minori’ con dei chip RFID al fine di ottenere un più accurato monitoraggio della loro prestazione. La prima parte di questa sperimentazione inizia proprio oggi nel test di Jerez.
I Tags RFID sono degli speciali sensori di volume ridottissimo, wireless e senza batteria, che sono alimentati e ‘letti’ tramite induzione elettromagnetica. Inizialmente tale tecnologia verrà utilizzata esclusivamente per monitorare l’utilizzo del pneumatico, senza cioè interagire attivamente con altri parametri e/o dispositivi della moto, anche se non è da escludere che tale evoluzione del loro impiego sia adottata in un futuro più o meno prossimo.
Dei minuscoli chip RFID saranno quindi inseriti internamente alle gomme ufficiali Dunlop durante il processo di produzione, e ciascuno sarà programmato con un codice unico di identificazione. Tramite una stazione di rilevamento nella pit-lane (nella foto sopra con Danny Kent) ed il database con l’assegnazione dei pneumatici ai piloti, Dunlop potrà sapere precisamente quali pneumatici sono stati utilizzati, quando e per quanto tempo.
Dunlop ha già sperimentato questa particolare tecnologia – assimilabile, con i dovuti distinguo, a quella del nuovo “passaporto biometrico” – nel BTCC (British Touring Car Championship) e nel Campionato Europeo Truck Racing della FIA (camion), anche se ovviamente il modo d’utilizzo, i diversi livelli di temperatura e le soluzioni costruttive proprie del motociclismo rendendo questa sfida considerevolmente più complessa.
Ad ogni modo, inizialmente è comunque previsto un uso relativamente semplice di questa tecnologia. Il passo successivo per Dunlop sarebbe quello di ottenere dalle gomme un feedback in tempo reale, passando quindi i dati dei chip RFID attraverso un sistema di monitoraggio attivo – e quindi non più passivo – in grado di elaborarli e modulare alcuni parametri della moto di conseguenza.
Il regolamento FIM vieta di fatto l’uso della telemetria – intesa come ogni genere di trasmissione dati dalla moto ai box, ad eccezione del segnale utilizzato da Dorna per le trasmissioni televisive che non è comunque messo a disposizione delle squadre – ma in questa prima fase i rilevamenti dei chip nelle gomme sarebbero di carattere puramente identificativo e confluirebbero nel sistema di data logging comune come semplice ‘registro’ sull’utilizzo dei vari treni di pneumatici.
Anche se al momento l’introduzione della tecnologia con chip RFID sviluppata da Dunlop non rappresenta nulla di trascendentale, i potenziali sviluppi di questa applicazione sul lungo termine potrebbero avere risvolti davvero molto interessanti. Il controllo del lavoro, dell’usura e dei carichi sul pneumatico possono essere importanti in pista, ma in un contesto ‘stradale’ potrebbero rivelarsi un fattore decisivo per migliorare la sicurezza stradale. Con i sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici sempre più diffusi sulle moto di alta fascia, la telemetria con Tag RFID potrebbe diventare il prossimo, grande passo in avanti in questo ambito.
Questo il commento di Tony Duffy, Operations Manager di Dunlop, rilasciata tramite il sito web ufficiale del gommista:
“Questa tecnologia è già disponibile da un paio di anni in altre categorie, ma da oggi inizieremo ad assicurarci che le Tag RFID rimangano stabili all’interno di un pneumatico del Motomondiale e metteremo a bene a punto le frequenze, al punto in nessun pneumatico sia mai ‘perso di vista’ quando viene utilizzato da una moto che scende in pista. Insieme al nostro partner tecnico Datalinx pensiamo di aver compiuto un grande passo avanti per gli sport motoristici a livello globale, e siamo sicuri che questa tecnologia sarà un successo nel Motomondiale già a partire da questa stagione.”