Kevin Schwantz allontanato dal Circuit of the Americas

L'ex campione Kevin Schwantz dichiara di essere stato cacciato dal Circuit of the Americas durante gli ultimi test privati della MotoGP

Di Francesco
Pubblicato il 21 mar 2013
Kevin Schwantz allontanato dal Circuit of the Americas

Ultimamente il Circuit of the Americas di Austin continua a far parlare di sé: dopo i test privati Honda e Yamaha e il video che vede protagonista Colin Edwards, il tracciato texano è stato lo scenario di una storia non troppo piacevole.

Protagonista il leggendario pilota texano Kevin Schwanz, Campione del Mondo in 500 nel ’93, che ha contribuito al progetto del circuito stesso e che si arroga la paternità dell’arrivo della MotoGP sul tracciato di Austin nella prossima stagione, reclamandone il merito e, soprattutto, parte dei diritti economici.

Ciò venne smentito immediatamente dal management del Circuit of the Americas che negò di aver mai avuto alcun tipo di contratto col celebre pilota, che avrebbe invece avuto un accordo con Dorna (finito però nel 2012 a quanto sostiene la società spagnola): da qui il solito mare di cause legali e dispute interminabili, terminate pochi giorni fa con l’allontanamento del campione dalla pista.

Kevin Schwantz  #34 1
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Erano in corso i test privati della MotoGP e Schwantz era stato accreditato come coach di Blake Young dell’Attack team, nonché invitato dal team LCR Honda. Questa la dichiarazione dell’ex pilota sull’accaduto:

“Mentre ero lì, la security del CotA mi ha informato che il management del circuito mi chiedeva di lasciare immediatamente la pista e che non ero il benvenuto su quel circuito. Inoltre mi hanno accusato di essere entrato illegalmente e mi hanno avvertito che che sarei stato arrestato se ci avessi riprovato. Ciò è stato molto fastidioso per Honda, per Blake Young e ovviamente per me, anche perchè il merito di aver portato qui la MotoGP in Texas è solo mio.”

Il 48enne ex pilota Suzuki insomma non le ha mandate di certo a dire, anche se, stando così le cose è possibile che il 21 aprile dovrà guardarsi il GP dalla poltrona di casa…

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