Lin Jarvis: "Valentino Rossi è l'unico pilota davvero leggendario in attività"

Questo pomeriggio verrà ufficialmente presentato a Jerez De La Frontera il team Yamaha Factory Racing 2013, che schiererà in MotoGP il Campione del Mondo uscente Jorge Lorenzo ed il ‘cavallo di ritorno’ Valentino Rossi, di nuovo alle dipendenze della casa dei 3 diapason dopo i 2 anni bui passati alla corte del Ducati Team. Nonostante il ritorno del pluri-iridato pesarese – notoriamente un idolo degli sponsors – per il terzo anno consecutivo il team ufficiale Yamaha inizierà la stagione senza un vero e proprio Title Sponsor: ad un certo punto sembrava che dovesse essere Monster Energy (già sponsor personale di Rossi) ad assumere questo ruolo, ma il coinvolgimento di questa società con la scuderia è invece poi risultato essere limitato a quello meno impegnativo di semplice ‘sponsor ufficiale’.

Il fatto che il rientro nei ranghi un personaggio come Rossi non abbia attirato una sponsorizzazione di primo livello al team Yamaha rappresenta un ulteriore campanello d’allarme per l’attuale situazione economica del Motomondiale – e anche del motociclismo in generale – che di sicuro non è sfuggita al team manager di Yamaha Lin Jarvis, che in alcune dichiarazioni raccolte dal mag britannico MCN offre le sue considerazioni su questo ed altri argomenti legati alla situazione del massimo campionato velocistico su 2 ruote:

“Penso che sia un problema dovuto in primo luogo alla situazione dell’economia globale, ed in secondo luogo allo stato attuale della MotoGP: è ancora troppo ‘europea’. Quest’anno faremo tre gare in America, il che è positivo, ma – con l’eccezione di Monster Energy – non ci sono altri grandi marchi americani che arrivano in questo sport. L’area chiave per il ‘business’ di Yamaha è l’Asia, abbiamo bisogno di essere più presenti da quelle parti”.

L’espansione nei mercati emergenti dell’Asia è un punto cruciale per Jarvis:

“Ho presenziato ad un evento in Indonesia con Valentino e Jorge, e non avevo mai visto niente di simile: c’erano 3.500 rivenditori Yamaha presenti, è stato fenomenale. E quest’anno Yamaha Indonesia pensa di vendere qualcosa come 2,8 milioni di unità. E poi ci sono Tailandia, Malesia, Vietnam, Filippine. Il sud-est asiatico è fondamentale, e non siamo ancora abbastanza in quelle zone.”

Il numero uno del team Yamaha sottolinea comunque che il problema riguarda tutto il campionato, compresi gli altri due team Factory presenti in MotoGP:

“Le sponsorizzazione arrivavano principalmente da Italia e Spagna. Ci sono aziende di livello globale coinvolte, ma la forza trainante che rendeva possibile tali sponsorizzazioni arrivava da Italia e Spagna. Oggi però l’economia di entrambi i paesi è in gravi difficoltà.”

“Guarda alla stessa HRC: hanno Repsol che è lì da anni, ma non hanno nessun nuovo sponsor sulla moto di quest’anno. E poi guarda Ducati: hanno perso Generali, Diesel ed Eni. Questo è probabilmente dovuto alle due brutte annate e alla partenza di Valentino, ma questi sponsors comunque non si sono trasferiti ad altri team.”

“La recessione attraversa probabilmente la sua fase più dura in Europa. Il fatto che Monster Energy abbia deciso di unirsi a noi è molto positivo, e quest’anno la nostra situazione in termini di sponsorizzazioni è migliore rispetto allo scorso anno. Questo è stato stimolato dall’arrivo di Valentino, ma il programma di Monster Energy con Yamaha è un programma di livello globale, e l’unico elemento che e mancato per anni era il diretto coinvolgimento con il team ufficiale Yamaha in MotoGP. L’anno scorso erano con noi come sponsor personale di Ben Spies, ma abbiamo bisogno che queste aziende diventino un vero e proprio partner del costruttore o del team.”

Interrogato sul ‘valore aggiunto’ che il nove volte Campione del Mondo potrà portare alla Yamaha a parte le sue prestazioni in pista, Jarvis ha risposto dando un esempio della grande popolarità di Valentino Rossi raccolto durante un recente soggiorno in Malesia:

“Ho incontrato un ragazzo in albergo, e lui è una specie di semi-tifoso della MotoGP, che segue poco. Stava chiedendo in giro cosa stesse succedendo e mi ha chiesto chi avrebbe guidato per noi. Quando ho risposto Jorge e Valentino, lui ha detto: “Oooh, Valentino Rossi! E’ leggendario e fantastico”. Quindi la percezione di Valentino va molto al di là della stretta cerchia degli appassionati delle due ruote. Valentino è l’unico motociclista in attività che è veramente leggendario, ed è questo il suo valore”.

“Il seguito di Valentino su Twitter è enorme, e lo è anche quello di Jorge. In termini di prestazioni sportive non vi è alcun dubbio che Jorge è al massimo della forma, e secondo me quest’anno è ancora il pilota con le più grandi possibilità di vincere il campionato. Valentino sarà nella lotta, ma la potenza in termini di marketing di Valentino è fenomenale.”

L’immensa popolarità di Rossi non si è però tradotta in nuove opportunità di sponsorizzazione, ma Jarvis la prende con filosofia:

“In che modo questo si tradurrà in termini di sponsorizzazione resta ancora da vedere perché l’economia globale è in un brutto momento, ma la nostra storia ha insieme un valore reale e questo ci permette di continuare a godere del patrimonio che abbiamo sviluppato nei precedenti sette anni insieme.”

“Una delle cose peggiori di quando ci ha lasciato è che non lo aveva fatto per ritirarsi. Quella sarebbe stata un’altra storia. Quando se ne andò per passare ad un altro marchio per noi ha significato che non saremmo più stati in grado di continuare ad aumentare valore, o utilizzare quel patrimonio che avevamo costruito nel corso di quei sette anni. Ora possiamo ricominciare con una nuova storia.”